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NVIDIA Supercomputer UF DGX A100

GPU

NVIDIA, un supercomputer da 700 petaFLOPS per la IA

Alfonso Maruccia | 24 Luglio 2020

COVID-19 Gpu HPC Nvidia

NVIDIA e l’Università della Florida collaborano alla realizzazione di un nuovo supersistema da 700 petaFLOPS, un concentrato di potenza da usare per la ricerca a base di intelligenza artificiale (IA).

Le GPU NVIDIA sono sempre più popolari presso le organizzazioni che progettato e assemblano supercomputer in giro per il mondo, e NVIDIA stessa entrerà in gioco in maniera diretta per la nuova macchina HPC (High-Performance Computing) in via di realizzazione presso la University of Florida (UF).

Grazie a una donazione da $25 milioni di Chris Malachowsky, ex-studente UF e co-fondatore di NVIDIA, e di altri $25 milioni messi a disposizione dalla corporation in hardware, training e servizi, il nuovo supercomputer statunitense potrà vantare una capacità di calcolo da 700 petaFLOPS. Il risultato più veloce in circolazione in ambito accademico, dicono le parti interessate.

L’attuale sistema HPC di UF (HiPerGator) verrà aggiornato con l’impiego delle unità DGX di NVIDIA a base di GPU Ampere A100, apparati specializzati nel calcolo ad alte prestazioni capaci di raggiungere 5 petaFLOPS per singolo noto. In totale, i laboratori UF riceveranno in dono 140 sistemi DGX A100 per un massimo di 1.120 core specializzati nei calcoli di intelligenza artificiale (Tensor Core).

Il governatore della Florida Ron DeSantis, che di intelligenza ne dimostra ben poca quando si tratta di COVID-19 ma non spreca l’occasione di sfruttare la partnership con NVIDIA a fini politici, sostiene che la nuova iniziativa spingerà gli americani a muoversi a frotte verso la Florida (lo stato più martoriato dalla pandemia di SARS-CoV-2).

Molto più sobrie sono state invece le dichiarazioni del CEO di NVIDIA Jensen Huang, tese a sottolineare il contributo della corporation delle GPU per fare di UF (disastro COVID-19 a parte) un “leader nazionale nell’intelligenza artificiale”. Un’istituzione che intende produrre 30.000 “laureati IA-abili” entro il 2030.