Networking

Il nuovo router D-Link a 2,4/5 GHz

Redazione | 8 Giugno 2009

Reti

Sfruttando due moduli radio indipendenti, il DIR-855 può gestire connessioni a 2,4 e 5 GHz contemporaneamente, per evitare le interferenze di altri dispositivi wireless.

Battezzato dalla casa madre Router Wireless N Quadband (appellativo in effetti fuorviante), il DIR-855 integra uno switch a 5 porte Gigabit Ethernet per le massime prestazioni anche dal punto di vista delle connessioni cablate in rame. Lo switch implementa la tecnologia D-Link Green Ethernet, una serie di accorgimenti e funzioni che permettono di ridurre il consumo energetico del dispositivo in base al numero e allo stato delle interfacce di rete attive.
Il router è inoltre dotato di una porta Usb 2.0; l’interfaccia seriale  può essere utilizzata per il collegamento di una chiavetta 3G (in modo da fornire connettività  condivisa da rete cellulare) o dal servizio D-Link SharePort, che approfondiamo a parte. Non sono stati invece implementati server Smb o Upnp AV per la condivisione in rete di network share o contenuti multimediali.
Il telaio in plastica è sormontato da un display Oled, utile per visualizzare lo stato e i principali parametri operativi del router ma non per configurare l’unità ; oltre alle porte di connessione, il pannello posteriore è occupato dai tre agganci per le antenne esterne fornite; l’utilizzo di connettori standard permette di sostituire i moduli con antenne più performanti, purchè si badi ad acquistare modelli con supporto alla doppia frequenza. Lateralmente allo chassis è posto il pulsante Wps per l’impostazione automatica di un canale sicuro tra access point e client wireless.
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Le due interfacce radio a bordo del router sono gestite in modo indipendente anche a livello amministrativo: per ciascuna banda si possono impostare larghezza del canale (20 o 20 MHz, o selezione automatica), l’interoperabilità  verso i sistemi 802.11b e g e parametri di sicurezza.
Questi ultimi offrono protezione Wep, Wpa e Wpa2, con protocolli di codifica Tkip e Aes e autenticazione tramite password precondivisa o in appoggio a un server Raidus esterno. Molto interessante è poi la possibilità  di accendere e spegnere le due interfacce wireless sulla base di un calendario orario settimanale; oltre a incrementare la sicurezza del sistema, questa opzione permette di ridurre i consumi energetici fino al 35%. Il modulo di scheduling è sfruttato non solo dal sistema di gestione delle interfacce wireless, ma anche dal firewall integrato nell’unità  per impostare regole di accesso e filtraggio su base oraria.
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Per i nostri test ci siamo serviti del benchmark IPerf, analizzando il throughput disponibile sul canale wireless alle applicazioni Tcp.
L’ambiente di prova prevede come di consueto un notebook collegato direttamente al router tramite interfaccia Gigabit Ethernet e un secondo portatile che funge da client (in questo caso con installato l’adattatore Usb DWA-160 della stessa D-Link).
I test sono ripetuti con i due terminali a 3 metri e 10 metri in visibilità  diretta (pos. A e B) e quindi a 10 e 25 metri e ostacoli frapposti (pos. C e D). Tutti le prove si sono svolte con canale wireless codificato in Wpa2/Aes e con i motori Qos disabilitati. In considerazione della doppia interfaccia radio disponibile sul router, abbiamo eseguito una prima batteria di test sul canale a 2,4 GHz e una seconda serie di prove con una connessione a 5 GHz. In entrambi i casi non abbiamo disabilitato la Wlan di laboratorio preesistente, al fine di simulare un ambiente reale e caratterizzato da potenziali interferenze. Analizzando i risultati si nota in primo luogo che a breve distanza le prestazioni sono analoghe su entrambe le frequenze, e si attestano sui 70 Mbps, come da previsione.
Allontanando il client dal punto di accesso ci si potrebbe aspettare in linea teorica un vantaggio da parte dell’interfaccia a 2,4 GHz (più alta è la frequenza, infatti, e più l’onda radio è sensibile all’attenuazione da parte di ostacoli).
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In realtà  avviene esattamente l’opposto: il collegamento a 5 GHz si rivela più stabile a lunga distanza con un throughput addirittura triplo rispetto alla connessione a 2,4 GHz quando ci si trova a 25 metri dall’access point.
dlink-voto.pngQuesto comportamento è dovuto in parte alle interferenze radio, in parte a un sistema di antenne evidentemente più efficiente alle alte frequenze.

Nel complesso i risultati evidenziano comunque prestazioni in linea con i prodotti 802.11n tradizionali, anche se il vero vantaggio di un dispositivo dual band deriva dal fatto di poter segmentare il network in due sotto-reti indipendenti già  a livello fisico.

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