Hardware

SpaceMouse Pro, il mouse a tre dimensioni

Davide Piumetti | 19 Marzo 2012

Componenti Periferiche

La sezione software di SpaceMouse Pro è raccolta nel pannello 3D Mouse Home, dove troviamo sia esercizi e giochi per […]

La sezione software di SpaceMouse Pro è raccolta nel pannello 3D Mouse Home, dove troviamo sia esercizi e giochi per acquisire la manualità  necessaria sia l’interfaccia di impostazione del driver, in cui è possibile stabilire la velocità  di reazione e il verso di ogni singolo grado di libertà . È anche consentito disattivare i movimenti e le rotazioni che non servono: il livello di personalizzazione è quindi molto completo. SpaceMouse Pro è compatibile in maniera nativa con oltre 200 software professionali per la progettazione e la modellazione 3D, come 3ds Max, Inventor, Maya e AutoCAD di Autodesk, McNeel Rhino, Blender, Catia e SolidWorks di Dassault Systèmes. In più, grazie al driver 3DxWare 10 in versione beta è possibile usare il prodotto di 3Dconnexion in ogni altra applicazione anche non 3D, per esempio Microsoft Office, Web browser e giochi. Questo avviene tramite l’assegnazione di qualsiasi comando del programma ai movimenti della manopola e ai tasti circostanti. Per esempio, inclinando la manopola si scorre una pagina Web o un documento Word, la rotazione varia il volume sonoro, e nei giochi come Flight Simulator, Wings of Prey, Need for Speed la manopola diventa un vero e proprio joystick.

I quindici tasti disposti intorno alla manopola centrale sono tutti programmabili, con funzioni già  preregistrate oppure con macro creabili dall’utente.

Nei nostri test abbiamo provato SpaceMouse Pro con i programmi 3ds Max, AutoCAD e Rhino. Con tutti il mouse 3D ha funzionato al primo colpo, senza incertezze né problemi. In particolare abbiamo apprezzato la sensibilità  e la precisione, entrambe molto elevate, nonché l’ergonomia, ottima grazie all’appoggio per il polso, alle superfici gommate e ai tasti programmabili subito a portata di dita. In 3ds Max, inoltre, il centro di rotazione (pivot) è stabilito in maniera dinamica in modo che sia continuamente vicino al centro dell’inquadratura, così da mantenere sempre visibile la zona di interesse.

Ogni singolo grado di libertà , sia di spostamento che di rotazione, può essere disattivato e regolato per la sensibilità  e il verso.

L’unico vero problema in cui siamo incappati è la difficoltà  nell’attivare un singolo grado di libertà . Per esempio volendo muovere lateralmente o verticalmente l’oggetto, spesso lo abbiamo anche ruotato leggermente. Questo accade perché è molto difficile spostare la manopola senza inclinarla (o inclinarla senza spostarla). Per fortuna è possibile variare la sensibilità  di rilevamento dei diversi gradi di libertà , fino a disattivarli completamente. Usare con profitto SpaceMouse Pro richiede quindi un elevato livello di manualità : per comandarlo correttamente sono necessarie diverse ore di allenamento, in modo che i movimenti corretti della mano diventino istintivi. Superato questo rodaggio iniziale, si apprezza la comodità  di poter cambiare velocemente il punto di vista, senza dover interrompere il processo creativo o compiere operazioni particolari.

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