Storage

Coppia d’assi Western Digital: 750 Gbyte per notebook

Davide Piumetti | 20 Luglio 2011

I valori di rotazione dei due dischi, 5.400 e 7.200 giri al minuto, sono ormai standard per questi componenti e […]

I valori di rotazione dei due dischi, 5.400 e 7.200 giri al minuto, sono ormai standard per questi componenti e spiegano in maniera immediata come grazie a essi sia possibile ottenere prestazioni superiori. Ovviamente, a parità  di densità  dei dati sui piatti, una testina che legge una sequenza di 0 e 1 su di essi riesce a raccogliere più dati più la superficie al di sotto di essa scorre velocemente. Passando da 5.400 a 7.200 giri si ha un aumento della velocità  angolare di oltre il 30%. La velocità  tangenziale (ovvero la velocità  reale di ogni singolo punto sul piatto) varia in base alla sua posizione, interna o esterna. Sui dischi da 5.400 Rpm (Round per minute o giri al minuto) essa varia da 30 a 65 Km/h; passando a 7.200 giri si raggiungono valori tra 40 e 86 Km/h. Giusto per completezza, sempre su piatti da 2,5 pollici con 10.000 giri al minuto come il WD VelociRaptor si toccano valori tra 56 e 120 Km/h, mentre sui dischi server da 15.000 Rpm addirittura da 85 a 180 Km/h.

I nostri test, per i quali abbiamo utilizzato come riferimento un notebook di ultima generazione Acer Aspire 5750G con processore Intel Sandy Bridge quad core mostrano come l’adozione di un disco con velocità  di rotazione elevata permetta di ottenere significativi incrementi prestazionali. Il test Sysmark 2007, in grado di mostrare espressamente le prestazioni dell’intero sistema indica un incremento elevatissimo del risultato finale. Il modello Black offre in media circa 100 Mbyte/s sia in lettura sia in scrittura, con un classico andamento decrescente tipico dei dischi meccanici con un massimo di oltre 120 Mbyte/s e un minimo di circa 60 Mbyte/s. Il modello Blue, per via della sola velocità  di rotazione inferiore, offre risultati nettamente inferiori, con una velocità  media di circa 75 Mbyte/s (il 25% in meno rispetto al modello più veloce), e velocità  massime in lettura e scrittura che non raggiungono nemmeno i 100 Mbyte/s ovvero quella media dello Scorpio Black. Il divario è dunque netto, mentre consumi e rumore sono molto contenuti e non rappresentano un problema per l’installazione in un qualunque notebook.

La prova, utile sia per capire il divario tra modelli preinstallati sia per chi fosse interessato ad aggiornare il proprio disco notebook con uno di capacità  maggiore, mette in luce come a fronte di un sovraprezzo decisamente accettabile le prestazioni proprie ottenibili con un disco da 7.200 giri al minuto siano nettamente superiori al modello mainstream. Se fino a qualche tempo fa un disco mobile ad alta velocità  di rotazione aveva un prezzo molto superiore al normale oggi la differenza si è ridotta a poco, facendo di questi modelli i nuovi punti di riferimento del mercato.

La possibilità  di avere un sistema più reattivo, più veloce nell’esecuzione delle operazioni e con una capacità  tanto elevata dovrebbe dunque convincere chiunque a puntare, per il proprio notebook su un disco ad alta velocità .

< Indietro Successivo >