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Test: FiiO Andes-E07K e Mont Blanc-E12. Suono digitale di qualità 

Redazione | 23 Settembre 2014

Audio

FiiO è un’azienda cinese relativamente giovane, fondata nel 2007, che produce apparecchi audio – riproduttori portatili e amplificatori per cuffie […]

FiiO è un’azienda cinese relativamente giovane, fondata nel 2007, che produce apparecchi audio – riproduttori portatili e amplificatori per cuffie in primis – piuttosto interessanti per livello costruttivo e prestazioni sonore. A differenza di altri marchi che adottano strategie di marketing alquanto ruffiane per i propri prodotti, del tipo “orgogliosamente progettati in America da ingegneri patrioti” (e realizzato dai cinesi per risparmiare sulla manodopera o sui componenti) oppure “concepito nella vecchia Europa” (ma costruito da qualche altra parte nel mondo), FiiO realizza in toto i propri dispositivi in Cina, dal progetto all’assemblaggio finale. Con risultati decisamente positivi, dimostrati dall’apprezzamento espresso non solo dagli appassionati di musica ma anche dagli audiofili più esigenti. La gamma di prodotti è piuttosto articolata, ma in questa occasione ci focalizziamo sull’Andes-E07K e sul Mont Blanc-E12, che rappresentano rispettivamente l’entry level degli amplificatori con Dac e il top della linea di ampli portatili per cuffia.

L’Andes-E07K è l’upgrade dell’E7, uno dei prodotti più popolari e celebrati di FiiO. Del precedente modello conserva sostanzialmente design, dimensioni e disposizione dei comandi: il frontale è interamente occupato dal pannello lucido che mostra le indicazioni essenziali in un piccolo display Oled da 1″ nella zona superiore, mentre i controlli di volume, menu e accensione sono disposti sul lato sinistro e il tasto di blocco sul versante opposto. La doppia uscita per le cuffie e le porte di comunicazione (Usb, docking station e ingresso linea) sono rispettivamente distribuite tra lato superiore e inferiore.

fiio Andes

Notevoli le migliorie interne rispetto al modello precedente, a partire dal campionamento aumentato da 16 bit / 48 kHz a 24 bit / 96 kHz – gestito dal Dac WM8740 – per passare all’upgrade del software che ora include i controlli di toni alti e bassi, bilanciamento e guadagno (gain). Rivista e rinforzata anche la sezione di amplificazione, ora in grado di erogare fino a 250 mW su 16 ohm. Sul versante qualitativo l’impronta musicale è rimasta immutata, caratterizzata dal suono caldo e appena arretrato ma ben definito e dinamico.

L’Andes può operare anche come Dac esterno, ma solo da Pc/Mac via Usb poiché è privo di un ingresso digitale S/Pdif; non sono richiesti driver aggiuntivi, è sufficiente connettere il dispositivo al computer e attendere il riconoscimento da parte del sistema operativo. Anche in questa modalità  il FiiO ha rivelato una notevole musicalità : pur senza raggiungere la risoluzione e la finezza dei Dac più blasonati (e sensibilmente più costosi), il dispositivo ha pilotato cuffie e altoparlanti amplificati – attraverso l’uscita linea ausiliaria – esibendo un’ottima separazione tra i canali e una capacità  di ricostruire fedelmente la scena sonora, con una timbrica equilibrata e mai affaticante con qualsiasi genere musicale.

fiio Andes 2

Inutile ribadire come il confronto con i chip audio integrati nella maggior parte di desktop e notebook risulti evidentemente favorevole al FiiO anche ai meno esperti e ne giustifichi in toto l’acquisto, senza riserve. Il compito dell’E7 originale, progettato per risolvere il problema della scarsa qualità  del suono di nettop e netbook, è ora demandato all’ancor più efficiente E07K, che peraltro si avvantaggia di un rapporto prezzo/prestazioni piuttosto favorevole.

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