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Boot da Usb anche se il Bios non lo prevede

Dario Orlandi | 12 Febbraio 2014

Software

Le chiavette e gli hard disk Usb hanno soppiantato quasi completamente le tradizionali memorie di massa esterne, come i Cd […]

Le chiavette e gli hard disk Usb hanno soppiantato quasi completamente le tradizionali memorie di massa esterne, come i Cd e i Dvd oppure gli ormai quasi dimenticati floppy disk. Esistono però alcune circostanze in cui ancora oggi si è costretti a utilizzarle: è il caso, per esempio, del boot del sistema. Molti Pc non recenti supportano infatti il boot da hard disk, Cd e floppy, ma non da un’unità  Usb. Anche le macchine virtuali VMware soffrono dello stesso problema.  Effettuare il boot da Usb però può essere molto utile anche in un ambiente virtualizzato: se si sta creando una chiavetta di ripristino, per esempio, è molto comodo poterla testare in un ambiente controllato, senza essere costretti a riavviare il computer per ogni test. Esiste un sistema che permette di superare le limitazioni del Bios: creare un disco di boot su floppy o Cd, capace di riconoscere le periferiche Usb (e non solo), che possa quindi elencare tutte le unità  collegate e permettere di scegliere il dispositivo da avviare. Plop Boot Manager (www.plop.at/en/bootmanagers.htmlcorrisponde perfettamente a questo identikit: si tratta, appunto, di un boot manager, disponibile in molte varianti, adatte a essere masterizzate su un Cd oppure riversate su un floppy disk. L’archivio compresso che contiene tutte le sue versioni occupa meno di 3 Mbyte, e può essere quindi scaricato velocemente in caso di necessità , oppure mantenuto sull’hard disk senza occupare troppo spazio.

Per creare un Cd di boot masterizzate la versione .Iso di Plop Boot Manager su un disco vergine, mentre per usarlo con VMware Workstation selezionate un macchina virtuale spenta, fate clic su Edit virtual machine settings, quindi selezionate il disco CD/DVD e fate clic su Use ISO image file nella sezione Connection. Fate clic su Browse e indicate la posizione dell’immagine, quindi assicuratevi che l’opzione Connect at power on sia spuntata. Avviate la macchina virtuale e premete Esc durante la fase di Post per entrare nel menu di boot del Bios; con le impostazioni di default bisogna essere molto rapidi, ma basta utilizzare il trucco suggerito sul numero 260 di Pc Professionale (novembre 2012, pagina 169) per allungare l’intervallo di tempo che intercorre tra l’avvio del sistema virtuale e l’inizio del caricamento.

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