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HowTo | Software

Come navigare sul Web in modalità notturna

Alfonso Maruccia | 21 Agosto 2018

Google Mozilla Servizi Web

Un componente aggiuntivo per Firefox e Chrome ci permette di invertire i colori delle pagine, garantendo un’esperienza di navigazione più riposante per gli occhi.

Chi passa molto tempo davanti allo schermo del PC deve fare i conti con una vista che tende sempre più ad affaticarsi, con gli occhi costretti ad “accendersi” alla luce brillante del display anche nelle ore meno indicate per questo genere di stimoli luminosi.

Non è un caso, quindi, che in questi ultimi tempi si stia diffondendo l’utilizzo di modalità di navigazione e fruizione del software “scure” o “notturne”, dove i colori bianchi e brillanti lasciano il posto a un più riposante nero con testo ad alto contrasto.

Windows 10 già da tempo garantisce la disponibilità di una modalità scura tra le opzioni di personalizzazione dei colori della shell grafica del sistema (Explorer), e anche sui browser Web più popolari è possibile navigare in modalità notturna perenne grazie a un’estensione come Dark Reader.

Una volta installata sul nostro browser preferito (nel nostro caso Firefox) e confermati i permessi di accesso ai siti Web e alle schede, Dark Reader inverte automaticamente i colori dei siti Web che visitiamo: gli sfondi bianchi diventano scuri, il testo nero diventa bianco e ad alto contrasto rispetto allo sfondo e gli occhi tornano a lavorare senza troppa fatica nelle ore diurne e (meglio ancora) notturne.

Alcuni siti come quello delle estensioni di Firefox sono “protetti” dal browser e inibiscono l’attivazione della modalità di navigazione scura, mentre gli utenti più intraprendenti possono personalizzare il comportamento dell’estensione tramite l’apposita icona sulla destra: è possibile tra l’altro modificare luminosità e contrasto dei colori, aggiungere un sito a una whitelist (sempre in modalità scura) o blacklist (sempre in modalità chiara) e impostare profili specifici per ogni sito.

Dark Reader è disponibile sia per Mozilla Firefox (dalla versione 54.0 in poi) che per Google Chrome, mentre il codice sorgente è accessibile pubblicamente su GitHub.