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Convertire i video per iOS e Android

Dario Orlandi | 12 Aprile 2013

Software

Non è facile trovare un’applicazione universale per la conversione dei filmati, capace di garantire la trasformazione da qualsiasi formato a […]

Non è facile trovare un’applicazione universale per la conversione dei filmati, capace di garantire la trasformazione da qualsiasi formato a qualunque altro. La causa principale risiede nelle notevoli differenze tecniche tra i formati di compressione che rendono molto laborioso garantire il supporto a tutti gli standard disponibili. Nel caso dei computer si può agire cercando di evitare del tutto la conversione, e quindi installando applicazioni e librerie che permettano la riproduzione di qualsiasi tipo di file, ma quando si passa ai dispositivi mobili questa strategia è impossibile da attuare: i player portatili, gli smartphone e i tablet, infatti, supportano soltanto un insieme molto ristretto di formati e parametri di codifica.

Proprio per questo stanno diventando sempre più frequenti le applicazioni capaci di accettare in ingresso un filmato in qualunque formato (o quasi) e di produrne una versione compatibile con un dispositivo specifico: è questo il caso di alcuni programmi gratuiti di Converter Boxes, scaricabili dal sito www.converter-boxes.com, come per esempio Apple Video Converter Box e il gemello Android Video Converter Box. Nel caso del programma dedicato ai prodotti Apple, l’utilizzo è addirittura banale: basta trascinare il filmato da convertire nella finestra del programma e quindi fare clic sul pulsante relativo al dispositivo di destinazione (si va dall’iPod di quinta generazione fino all’Apple TV).

Una finestra mostra il progresso della conversione, e dopo qualche minuto il file convertito sarà  disponibile nella cartella di destinazione, con un suffisso che semplifica il riconoscimento (per esempio, video.wmv.iPad.mp4). La versione per Android è molto simile e quasi altrettanto intuitiva, ma sui pulsanti sono riportate le risoluzioni invece dei nomi dei dispositivi: è quindi necessario per prima cosa capire qual è il formato nativo dello schermo del proprio device. Nella maggior parte dei casi, basta una ricerca sul Web per recuperare questa informazione.