Tra le applicazioni di Office, Excel è probabilmente quella più indicata per gestire tabelle grandi e complesse, ma anche l’editor di testi Word offre molte funzioni utili e spesso poco conosciute per convertire e creare tabelle all’interno dei documenti. Gli strumenti di conversione richiedono una sintassi precisa, basata su alcuni caratteri speciali (in particolare le tabulazioni), per individuare i singoli elementi da collocare in ogni cella. Nell’impostazione normale dell’editor questi caratteri sono invisibili, ed è difficile verificare la corretta formattazione del blocco di testo prima della conversione: il primo passo, quindi, è abilitare la visualizzazione dei simboli nascosti, facendo clic sul relativo pulsante, nella sezione Paragrafo della scheda Home della barra multifunzione.
In alternativa si può anche utilizzare la combinazione da tastiera Ctrl+(, ovvero Ctrl+Maiusc+8. La funzione di conversione supporta vari caratteri come delimitatori delle singole celle, ma la più pratica è certamente la tabulazione, perché garantisce una buona leggibilità del testo prima della conversione ed è semplice da correggere. Bisogna inserire una (e una sola) tabulazione per separare gli elementi da collocare in celle diverse, e un carattere di fine paragrafo (a capo) per ciascuna riga. Dopodiché basta selezionare tutto il testo e richiamare la funzione Converti il testo in tabella: si trova nella scheda Inserisci della barra multifunzione, sezione Tabelle, nel menu visualizzabile facendo clic sul pulsante Tabella. La finestra di dialogo dovrebbe essere già precompilata in modo corretto, in particolare per quanto riguarda il numero di righe e di colonne da creare e il carattere di separazione da utilizzare.
Word offre strumenti capaci di svolgere anche il percorso inverso, cioè di trasformare una tabella in un testo: basta selezionare la tabella da convertire, raggiungere la scheda Layout nella sezione Strumenti tabella della barra multifunzione e fare clic sul pulsante Converti in testo, nella sezione Dati. La finestra di dialogo successiva permette di scegliere il carattere da usare per dividere i vari elementi, e di decidere se convertire anche le tabelle nidificate eventualmente presenti.