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IT-Alert è attivo in tutta Italia dal 13 febbraio per 4 tipi di rischio

Martina Pedretti | 13 Febbraio 2024

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IT-Alert è finalmente attivo in tutta Italia dal 13 febbraio, si concludono i primi test su alcune tipologie di rischio

Dal 13 febbraio si attiva ufficialmente IT-Alert

IT-Alert è ufficialmente attivo su scala nazionale a partire dal 13 febbraio, dopo un lungo periodo di test partito il 28 giugno 2023. Questa fase di prova è stata suddivisa in diverse tappe, inizialmente per regioni e successivamente per tipologie di rischio.

Nelle prime fasi, le regioni coinvolte sono state la Toscana, la Sardegna, la Sicilia, la Calabria ed l’Emilia-Romagna. Dopo la pausa estiva, i test sono ripresi il 12 settembre 2023, coinvolgendo un’ampia gamma di regioni, dalla Campania fino alla Provincia Autonoma di Bolzano. Con questa seconda fase si è conclusa la sperimentazione distinta per regioni di IT-Alert.

A dicembre 2023, le sperimentazioni si sono concentrate su rischi specifici in determinate aree del territorio, tra cui incidenti rilevanti in stabilimenti industriali soggetti alla Direttiva Seveso e collasso di una grande diga.

Con l’inizio del nuovo anno, sono ripresi i test focalizzati di IT-Alert su rischi specifici, tra cui collasso di una grande diga, incidente rilevante in stabilimenti industriali soggetti alla Direttiva Seveso e incidente nucleare.

L’ultima fase ha riguardato nuovamente le sperimentazioni sugli incidenti rilevanti in stabilimenti industriali soggetti alla Direttiva Seveso e collasso di una grande diga.

Da oggi, 13 febbraio, IT-Alert è operativo per alcune tipologie di rischio specifico, tra cui incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali, collasso di una grande diga e attività vulcanica nelle aree dei Campi Flegrei, del Vesuvio e all’isola di Vulcano. Per questi scenari, è possibile ricevere messaggi reali di allarme.

La sperimentazione di IT-Alert continua invece per un altro anno su maremoti generati da un sisma, attività vulcanica dello Stromboli e precipitazioni intense, con messaggi inviati ancora sotto forma di test per queste tre tipologie di rischio specifico. Presto scopriremo le date di questi ulteriori test.