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L’Italia accelera sulla costruzione di nuovi data center e attira investimenti miliardari tra Milano, Lombardia e Sud Italia

Redazione Pc Professionale | 10 Dicembre 2025

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Il mercato italiano dei data center cresce con nuovi campus, investimenti superiori al miliardo di euro e un aumento costante […]

Il mercato italiano dei data center cresce con nuovi campus, investimenti superiori al miliardo di euro e un aumento costante della domanda di energia e infrastrutture digitali

La crescita dei nuovi poli digitali

L’Italia rafforza la sua presenza nell’infrastruttura digitale europea grazie a una serie di investimenti che trasformano il Paese in uno dei territori più dinamici nel settore dei data center. A Milano, Vantage Data Centers annuncia un secondo campus, MXP2, con 32 MW di capacità e oltre 10.000 metri quadrati di spazi tecnologici. L’azienda investe più di 350 milioni di euro e punta alla piena operatività nella primavera del 2026. Gli sviluppatori presentano il progetto come una risposta diretta alla crescente domanda di potenza di calcolo per intelligenza artificiale, cloud e servizi digitali. Come conferma un responsabile dell’azienda, “il mercato italiano aumenta il suo peso strategico nell’ecosistema europeo”.

I nuovi investimenti in Lombardia

Anche la società energetica A2A spinge sull’acceleratore con il suo primo data center in Lombardia. L’azienda inserisce l’infrastruttura in un piano più ampio da 1,6 miliardi di euro, destinato a modernizzare i servizi digitali e a potenziare l’efficienza energetica. A2A sottolinea la necessità di creare strutture sostenibili e integrate con la rete elettrica locale, elemento cruciale in una fase in cui la richiesta di energia cresce senza sosta. Tra le frasi più significative, i dirigenti ribadiscono che “la transizione digitale richiede impianti affidabili e pronti a supportare applicazioni avanzate”.

Il ruolo del Sud e le prospettive nazionali

Il Sud Italia entra nel settore grazie ai progetti di Adriatic DC, che programma la costruzione di tre campus in Puglia. Le infrastrutture potrebbero raggiungere una capacità complessiva nell’ordine dei 2 GW negli anni successivi all’avvio dei lavori, previsto entro il 2026. Gli operatori descrivono queste iniziative come fondamentali per riequilibrare la distribuzione dei data center nel Paese, oggi concentrati soprattutto nel Nord. Nel frattempo, gli analisti del settore rilevano un aumento complessivo della potenza installata in Italia, che raggiunge 513 MW nel 2024, con un incremento del 17% rispetto all’anno precedente.

La sfida energetica e i rischi futuri

Il boom dei data center porta anche nuove criticità. La rete elettrica nazionale deve sostenere una domanda crescente e gli esperti avvertono che la disponibilità energetica rappresenta la principale sfida del prossimo decennio. Le previsioni indicano un forte aumento dei consumi legati ai servizi cloud e all’intelligenza artificiale. Gli analisti ricordano in più occasioni che “la corsa ai data center non funziona senza piani energetici solidi e affidabili”. In questo contesto, l’Italia si trova davanti a un bivio importante: proseguire nella crescita e attirare nuovi investimenti oppure rallentare a causa dei limiti infrastrutturali.

Questo scenario conferma il ruolo centrale dei data center nel futuro digitale del Paese e mostra come aziende e istituzioni puntino su un settore che diventa ogni anno più strategico e competitivo.