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Redazione | 29 Luglio 2014

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Il fenomeno Mp3, dagli esordi del 1993 ai nostri giorni, ha radicalmente rivoluzionato il settore dell’audio portatile pensionando definitivamente lo […]

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Il fenomeno Mp3, dagli esordi del 1993 ai nostri giorni, ha radicalmente rivoluzionato il settore dell’audio portatile pensionando definitivamente lo storico walkman a nastro in favore di apparecchi digitali estremamente compatti, infinitamente più pratici da trasportare e da gestire. Il formato compresso che sta alla base del concetto di Mp3 presenta l’innegabile vantaggio della ridotta occupazione di spazio in memoria, ma determina anche un’inevitabile perdita di qualità  in maniera proporzionale al livello di compressione.

di Marco Martinelli

ICON_EDICOLAMentre in passato il modesto spazio d’archiviazione dei primi player sul mercato imponeva di fatto l’utilizzo dell’Mp3 campionato a basso bitrate (il valore di 128 kbps ha rappresentato lo standard de facto per lungo tempo), attualmente questa limitazione è ampiamente superata: il passaggio da poche centinaia di kilobyte ai gigabyte disponibili anche nei lettori Mp3 più economici consente la scelta di formati lossless che occupano più memoria ma conservano inalterata la resa sonora.

Il Flac, acronimo di Free Lossless Audio Code, si è imposto come punto di riferimento in virtù di molteplici vantaggi (per un approfondimento rimandiamo allo speciale sulla musica liquida del numero di maggio 2014 di PC Professionale), ed è stato adottato da molte etichette discografiche e artisti quale formato d’elezione per la distribuzione delle loro opere. Su queste basi abbiamo pertanto selezionato e testato alcuni lettori Mp3 compatibili con il Flac, al fine di verificare l’effettiva possibilità  di ottenere un’elevata qualità  di riproduzione musicale anche in mobilità . L’elemento principale che determina la resa sonora di un apparecchio è costituito dal Dac, tuttavia presupporre un comportamento identico tra due prodotti che impiegano il medesimo convertitore è un errore da evitare, poiché alla qualità  complessiva concorre in maniera determinate anche tutta la serie di componenti (op-amp, induttanze, condensatori e altro ancora) distribuiti lungo il percorso del segnale.

Per tale ragione, pur senza trascurare l’aspetto tecnico abbiamo valutato i dispositivi provati basandoci principalmente sulle prove d’ascolto, avvalendoci in questo caso dell’esperienza di audiofili allenati a percepire le minime differenze e sfumature nella riproduzione sonora tra differenti apparecchi Hi-Fi e Hi-End. Le sessioni di test sono state effettuate principalmente in una sala d’ascolto insonorizzata, utilizzando un’ampia selezione musicale che includeva i generi classica, rock, blues, jazz e country con tracce digitalizzate da Cd audio in formato Flac standard a 16 bit / 44,1 kHz, oppure acquistate in rete in alta risoluzione e ricodificate se necessario nello standard Red Book. Per le cuffie ci siamo affidati prevalentemente alle Grado SR-80i e RS2i, all’Akg K 272 HD e alla Sennheiser HD 518, più altri modelli al momento disponibili e senza ovviamente trascurare gli eventuali auricolari in dotazione ai lettori Mp3.

Inoltre, proprio nell’ottica di ascoltare musica in mobilità  ma senza compromessi sul piano qualitativo, i lettori in prova sono stati affiancati da amplificatori portatili, concepiti espressamente per migliorarne le prestazioni sonore. I risultati sono stati piuttosto promettenti e hanno in buona misura confermato la possibilità  di allestire – con spese contenute – un completo sistema audio mobile in grado di non far rimpiangere più di tanto la lontananza dall’impianto Hi-Fi domestico.

Vale la pena, infine, di spendere qualche parola sul futuro dei player portatili dedicati esclusivamente alla riproduzione audio. L’iPod detiene tutt’ora la maggior quota di mercato dei lettori Mp3 (72 per cento, font NPD), tuttavia anche per il campione di vendite è iniziato il declino già  a partire dal 2009, trascinato dalla contrazione del settore dei lettori stand-alone (-33% nel 2013) imputabile al crescente successo di smartphone e tablet. Giusto per citare qualche cifra, i dati finanziari Apple del primo trimestre 2014, relativo al periodo ottobre-dicembre 2013, parlano di circa 51 milioni di iPhone e 26 milioni di iPad venduti, contro i “soli” 6 milioni di iPod: cifre la dicono lunga sulla tendenza del mercato, soprattutto se confrontate con quelle dell’anno precedente nel quale il player della casa di Cupertino aveva totalizzato vendite per 12,7 milioni di pezzi. L’inarrestabile diffusione di smartphone sempre più complessi, performanti e polivalenti ha purtroppo decretato l’inevitabile declino dei lettori Mp3 che, tuttavia, continuano a esprimere una migliore qualità  sonora, peculiarità  tutt’ora ineguagliata. (…)

Estratto dell’articolo di 13 pagine pubblicato su PC Professionale di agosto 2014