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Come migliorare l’autonomia degli smartphone

Redazione | 9 Ottobre 2014

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Le batterie a litio polimero (Li-Po), presenti in tutti gli smartphone moderni, si sono diffuse commercialmente a partire dal 1996 […]

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Le batterie a litio polimero (Li-Po), presenti in tutti gli smartphone moderni, si sono diffuse commercialmente a partire dal 1996 e rappresentano un grosso passo in avanti rispetto alla classica tecnologia a ioni di litio. Sono più leggere, più sottili, non hanno vincoli di forma e non richiedono un contenitore metallico. La loro densità  energetica è del 20% circa superiore rispetto a una batteria a ioni di litio (Li-ion) ed è tre volte superiore rispetto a una all’idruro metallico di nickel (Ni-Mh). Tra gli svantaggi, un tasso di degrado maggiore; oggi la vita utile di una batteria per smartphone si attesta su 500-800 cicli di ricarica/scarica completa, dopo i quali la capacità  si riduce notevolmente. Restando nell’ambito smartphone, un grande problema è dato dal rapporto tra peso e prestazioni di tali dispositivi.

di Pasquale Bruno

ICON_EDICOLASi richiedono infatti sempre maggiori funzioni, display più ampi e luminosi, grande potenza di calcolo e memoria, e allo stesso tempo dimensioni e peso sempre inferiori. La batteria ha finito con l’occupare la maggior parte del telaio di uno smartphone; i componenti elettronici sono una piccola parte. Cicli di carica a parte, oggi è ragionevole sperare che la batteria di uno smartphone funzioni bene per almeno due anni, dopodiché è bene mettere in conto un degrado delle prestazioni. Cinque anni rappresentano oggi l’età  massima utile di una batteria del genere. Se la batteria è sostituibile, non ci sono grossi problemi: quando necessario se ne acquista una nuova. Se la batteria è sigillata, le cose cambiano e la sostituzione può diventare molto difficile, a volte impossibile senza adeguate capacità . Scopo di questo articolo è fornirvi alcuni accorgimenti per prolungare al massimo l’autonomia della batteria di uno smartphone; possono essere utili sia nel caso di smartphone nuovo sia nel caso la batteria inizi ad accusare segni di cedimento. Inoltre, specie negli smartphone più economici, la batteria in dotazione può essere di bassa capacità  e offrire un’autonomia piuttosto ridotta anche da nuova.

La cura della batteria

Le moderne batterie a ioni di litio, comprese quelle a litio polimeri utilizzate negli smartphone, hanno una vita limitata, legata al numero di cicli completi di ricarica/scarica. Per mantenere una batteria in buona salute bastano alcuni semplici accorgimenti: innanzitutto bisogna impedire che si scarichi del tutto, un po’ come avviene per la batteria dell’auto. È bene collegare l’alimentatore quando il telefono indica una carica residua del 20-30%, evitando quanto più possibile di scendere al di sotto del 10%. Se non usate una batteria per un lungo periodo, staccatela e riponetela carica; ogni mese cercate comunque di ricaricarla. Lasciare una batteria scarica a lungo è il modo migliore per accorciarne la vita rapidamente. Quando comprate un telefono nuovo, evitate di accenderlo subito ma tenetelo sotto carica per otto ore almeno. Ricordate che all’inizio sono necessari 2-3 cicli di ricarica completi di assestamento, dopo i quali la batteria funzionerà  a pieno regime. Infine, evitate le temperature estreme: non lasciate il telefono al sole e non posizionatelo vicino a fonti di calore. Ogni tanto, a intervalli di 50 cicli di ricarica normale, potete fare una ricalibrazione lasciando scaricare del tutto la batteria e quindi ricaricandola completamente. (…)

Estratto dell’articolo pubblicato su PC Professionale di ottobre 2014