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GPS per smartphone

Redazione | 29 Luglio 2014

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Se è vero che lo smartphone è ormai diventato il compagno di vita degli italiani per almeno 12 ore al […]

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Se è vero che lo smartphone è ormai diventato il compagno di vita degli italiani per almeno 12 ore al giorno, chiunque passi una porzione significativa del proprio tempo in auto non può non aver mai pensato a installare un software di navigazione satellitare sul proprio dispositivo. Sebbene i Pnd (Personal Navigation Device, i navigatori per auto dedicati) non siano morti come qualcuno sosteneva tempo fa, chi non è disposto ad acquistare un dispositivo dedicato si può rivolgere alla amplissima offerta disponibile per smartphone. Le app spaziano da quelle direttamente integrate nel sistema operativo ai software gratuiti, da quelle a pagamento con mappe offline a quelle che richiedono una connessione a Internet per poter operare.

 di Simone Zanardi

ICON_EDICOLAA testimoniare come il mercato sia in continua evoluzione negli ultimi anni vi sono state numerose acquisizioni, cambi di strategia e adeguamenti dell’offerta commerciale che non sempre è facile seguire. La tedesca Navigon, ad esempio, è stata acquisita dal colosso statunitense Garmin, mentre il fenomeno social Waze è entrato a far parte della scuderia di Google. Dopo un inizio stentato, Apple ha deciso di rivolgersi a TomTom come fornitore cartografico per il proprio sistema di mappe, e Nokia ha cambiato nome alla propria divisione dedicata ai servizi di localizzazione battezzandola Here.

Per cercare di fare ordine in un settore così vasto e complesso, abbiamo analizzato per voi 12 soluzioni di navigazione satellitare, considerando caratteristiche funzionali, prestazioni e prezzi. Al di là  dei singoli giudizi che potrete trovare nelle prossime pagine, valgono alcune considerazioni di carattere generale.

In primo luogo, se siete guidatori assidui, considerate comunque l’acquisto di un dispositivo dedicato. Nella pagina di fianco potete trovare una comparazione tra i punti di forza degli smartphone e quelli dei Pnd, ma è innegabile che per i power user disporre di un apparato ad hoc, magari collegato a Internet per la ricezione di informazioni aggiornate, sia la soluzione ideale, anche considerando che ormai tutti i produttori offrono gratuitamente o a prezzi concorrenziali aggiornamenti a vita delle mappe.

Se un Pnd è per voi eccessivo, la successiva linea di demarcazione che dovrete affrontare è quella tra software commerciali e gratuiti. Alla luce delle nostre prove possiamo dire che le soluzioni a pagamento offrono nella maggior parte dei casi un parco funzioni più completo rispetto a quelle a costo zero.

Queste ultime privilegiano piuttosto la semplicità  di utilizzo e sono sufficienti per un’assistenza di base alla guida, ma non sempre permettono di programmare itinerari, creare percorsi multi-tappa, gestire variazioni sul tragitto o ricercare con precisione punti di interesse ed eventi. L’ultima grande distinzione è quella tra sistemi di navigazione offline e online. I primi possono operare anche in assenza di una connessione a Internet, mentre i secondi la richiedono per il download delle mappe, la ricerca degli indirizzi e il calcolo delle rotte. È certamente vero che le tariffe di connessione dati sono in continuo abbattimento e che la mole di dati necessaria a un software Gps non è mai eccessiva; inoltre, le nuove regole sul roaming hanno ulteriormente ridotto i costi per la navigazione dall’estero, perlomeno in Europa. Nondimeno, i software offline offrono un’affidabilità  maggiore, se non altro quando ci si trova in zone con scarsa copertura cellulare.

I prodotti in prova

Nella scelta delle app da provare abbiamo selezionato in primo luogo i tre software gratuiti sviluppati dalle aziende che commercializzano anche i tre principali sistemi operativi per smartphone: sebbene con caratteristiche molto diverse tra loro, Google Maps, Mappe di Apple e Here Drive di Nokia/Microsoft rappresentano la scelta più semplice, e spesso più indicata, per gli utenti di Android, iPhone e Windows Phone, se non altro per l’ottima integrazione con il sistema operativo e la semplicità  d’uso.

Esistono anche soluzioni totalmente gratuite di terze parti, spesso basate sulla cartografia collaborativa OpenStreetMap. A rappresentanza di questa categoria abbiamo provato Navfree, mentre Waze meritava uno spazio non solo perché disponibile gratuitamente, ma anche per l’innovativo approccio social. Restano i software commerciali, in media i più completi e affidabili, per chi è disposto a spendere qualche decina di euro e non si limita a una navigazione casuale. (…)

Estratto dell’articolo di 12 pagine pubblicato su PC Professionale di agosto 2014