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Editoriale | Magazine

Lo spazio sul Cloud non basta mai

Giorgio Panzeri | 1 Febbraio 2017

Editoriale

L’articolo principale che vi proponiamo su questo numero di PC Professionale tratta del Cloud, anzi di come realizzare un proprio […]

L’articolo principale che vi proponiamo su questo numero di PC Professionale tratta del Cloud, anzi di come realizzare un proprio Cloud casalingo per archiviare i dati e accedervi da qualsiasi posto siate e con qualsiasi accessorio tecnologico (dal computer allo smartphone). Quello del Cloud è un argomento importante non solo per la possibilità  che offre di sincronizzare i dati tra varie postazioni di lavoro avendo sempre accesso ai propri documenti, ma anche per mettere al sicuro tutte quelle informazioni multimediali che oramai fanno parte della nostra vita quotidiana, come foto o video, la cui perdita finanziariamente magari conta poco ma a livello affettivo è enorme. Abbiamo sempre parlato dell’importanza di fare i backup, ma è una procedura che viene frequentemente trascurata, perché bisogna pensarci, va avviata, spesso bisogna attendere che termini prima di spegnere il computer. Insomma non è semplice e immediata. La sincronizzazione con i Cloud invece è automatica e trasparente per l’utente. Non si deve fare nulla, basta in fase iniziale indicare quali cartelle devono essere sincronizzate. Fine. Ogni volta che si copiano nuovi contenuti in quelle cartelle verranno automaticamente scritti anche nel nostro spazio Cloud.

Quindi, semplicità  e operatività  sono perfette, ma è meglio scegliere un Cloud casalingo come quello che vi proponiamo nell’articolo o uno veramente nella nuvola fornito come servizio da vari operatori? Come costi non ci sono paragoni, con poche centinaia di euro si può realizzare in casa un Cloud da svariati Terabyte. Anche a livello della sicurezza delle informazioni archiviate è meglio un sistema che gestisco io e sul quale ci sono solo i miei dati. Il Cloud nel Web, oltre a essere più costoso offre uno spazio condiviso tra molti utenti. Teoricamente sicuro. Ma anche una soluzione casalinga non offre la completa sicurezza dei vostri dati. Se, per esempio, vi rubano in casa potrebbero portar via tutti i dischi e i sistemi che avete collegato al computer, e quindi tutti i dati che avete religiosamente archiviato e backuppato. Personalmente utilizzo una soluzione mista. Ho un backup automatico in casa delle cartelle che contengono i miei file multimediali (soprattutto foto) e una sincronizzazione delle stesse cartelle su OneDrive (con l’abbonamento a Office 365 si ha un Terabyte di spazio a disposizione). Per sincronizzare i documenti più sensibili uso Sync.com, un servizio basato sulla privacy che offre spazio e trasferimenti criptati. L’unico limite è che se vi dimenticate la password non potrete più accedere alle vostre informazioni. Sync offre gratuitamente sino a 5 GByte di spazio, sufficienti se si archiviano documenti e non file multimediali. Se il servizio vi piace e volete più spazio, con un centinaio di dollari all’anno si hanno a disposizione sino a 2 Terabyte. Infine per condividere i documenti di lavoro con i colleghi uso Dropbox, sul quale ho anche il backup automatico dei contenuti multimediali presenti sul mio smartphone. E voi come proteggete i vostri dati?

Giorgio Panzeri