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Small business, ripartire col piede giusto

Redazione | 4 Febbraio 2015

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Anno nuovo, propositi nuovi: se vale per la dieta, per il lavoro e per le faccende di casa, questo motto […]

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Anno nuovo, propositi nuovi: se vale per la dieta, per il lavoro e per le faccende di casa, questo motto si adatta altrettanto bene all’informatica, soprattutto in ambito professionale dove gli uffici e le piccole aziende possono cogliere l’inizio dell’anno come occasione per un’analisi della struttura Itc e identificare a mente fredda quali siano gli ambiti in cui è opportuno intervenire per migliorare l’efficienza non solo di Pc e connessione Internet, ma di tutto l’ambiente lavorativo.

di Simone Zanardi

ICON_EDICOLAVista la congiuntura economica, non solo italiana, è fondamentale innanzitutto conservare uno sguardo d’insieme sull’intera struttura, in modo da individuare gli aspetti più critici sui quali intervenire con nuovi acquisti, quali debbano essere semplicemente riorganizzati e quali ancora non richiedano interventi immediati. In questo modo si può indirizzare il budget a disposizione sulle problematiche più urgenti e sensibili ed evitare sprechi che nessuno si può permettere.

Non tutti i consigli che troverete nelle prossime pagine devono quindi essere perseguiti contemporaneamente: le esigenze delle singole realtà  variano in base all’ambito di business, alle dimensioni della struttura informatica e al personale impiegato. È bene ad esempio non farsi trarre in inganno dalle sirene del marketing che spesso parlano di tecnologie rivoluzionarie come panacea di tutti i mali: big data, Internet of things, virtualizzazione, sono tutti argomenti potenzialmente interessanti anche per la Pmi italiana, ma spesso è necessario ripartire dalle basi, mettendo a punto una buona connessione a banda larga, aggiornando le policy di sicurezza dell’azienda o percorrendo i primi passi nel cloud, tutte problematiche che a volte si danno per scontate ma sono ancora mal gestite nel Belpaese.

Il nostro approccio in questo contesto si è focalizzato sull’ufficio e la piccola azienda italiana che, per intenderci, non è lo Smb statunitense: secondo una ricerca della Cgia di Mestre dello scorso agosto, su 4.425.950 aziende italiane, solo 105.431 (il 2,4%) è costituito da realtà  con più di 15 dipendenti. Le dimensioni limitate non significano che le piccole e medie aziende non possano trarre beneficio dalla tecnologia, anzi è spesso questa che consente di competere sul mercato con gruppi più grandi. Nelle schede che seguono ci siamo voluti concentrare sugli aspetti strutturali. Non si tratta quindi di una guida all’aggiornamento dei singolo personal computer, quanto di una panoramica degli aspetti più significativi che a nostro parere un responsabile It deve analizzare all’alba del 2015 in una piccola struttura informatica che vuole guardare al futuro. (…)

Trovate l’articolo completo su PC Professionale di febbraio 2015