Wearable

Samsung Gear VR: in prova la realtà  virtuale

Michele Braga | 18 Aprile 2016

VR

Tra i contenuti che abbiamo provato c’è un video relativo a uno spezzone di spettacolo del Cirque du Soleil: l’effetto […]

Tra i contenuti che abbiamo provato c’è un video relativo a uno spezzone di spettacolo del Cirque du Soleil: l’effetto è quello di trovarsi dentro il palcoscenico a pochi metri di distanza dagli artisti, con la possibilità  di seguire l’azione dello spettacolo che si sviluppa sia sul palcoscenico sia in aria; ancora, ruotando la testa, è possibile osservare lo spazio circostante a 360 gradi e ottenere la sensazione di essere veramente nello spettacolo.

Un consiglio che vi diamo è di utilizzare un paio di auricolari collegati allo smartphone in modo da ottenere un’esperienza più coinvolgente. L’audio dei diffusori integrati nello smartphone ha un volume troppo basso e non permette di ottenere un buon effetto stereo.

Il Gear VR è dotato di una fascia simile a quelle gli occhialoni da sci, alla quale si aggiunge una banda per sorreggere il peso del visore e dello smartphone.

Il Gear VR è dotato di una fascia simile a quelle gli occhialoni da sci, alla quale si aggiunge una banda per sorreggere il peso del visore e dello smartphone.

Uno dei punti dolenti che deriva dall’utilizzo del Gear VR è relativo al rapido consumo della batteria dello smartphone. Sebbene il Gear VR sia dotato di sensori di prossimità  che mettono lo smartphone in stand by molto rapidamente quando il visore viene tolto dal viso, l’utilizzo prolungato del display riduce l’autonomia dello smartphone a poche ore di utilizzo: partendo da una carica pari al 100% dopo circa 4 ore di utilizzo continuato la batteria residua si è attestata a poco più del 20%.

Per quanto riguarda la prova sul campo, l’utilizzo prolungato del Gear VR può determinare l’insorgere di nausea. Il motivo alla base di questo effetto è molteplice: da un lato si ha un affaticamento dovuto alla differenza di distanza percepita dal sistema visivo; gli occhi percepiscono infatti la differenza tra la distanza reale e quella fittizia del punto di messa a fuoco. Dall’altro l’effetto è molto simile alla cinetosi.

Questa è un disturbo neurologico che alcuni provano in seguito a degli spostamenti ritmici o irregolari del corpo durante un moto, ad esempio in altalena o durante viaggi con mezzi di trasporto quali nave, automobile ed aereo. In modo inverso l’effetto può presentarsi quando si osservano immagini che fanno credere al cervello che il corpo sia in movimento, mentre in realtà  è fermo. Di fatto si crea una asincronia tra quanto è percepito dall’apparato visivo e quanto invece è rilevato dagli altri sensi.
Michele Braga

Samsung Gear VR

Euro 129,99 Iva inclusa

PRO
Prezzo contenuto
Buona ergonomia
Facilità  di utilizzo
Ampia selezione di contenuti

CONTRO
Compatibile solo con alcuni smartphone Samsung
Prosciuga velocemente la batteria del dispositivo
Costruzione non particolarmente robusta

Produttore: Samsung, www.samsung.it

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