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Oscar 2020, niente regole anti-streaming

Alfonso Maruccia | 26 Aprile 2019

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L’Academy ha approvate le nuove regole di partecipazione alla corsa agli Oscar, rigettando di fatto la proposta di requisiti più […]

L’Academy ha approvate le nuove regole di partecipazione alla corsa agli Oscar, rigettando di fatto la proposta di requisiti più stringenti – e potenzialmente anticoncorrenziali – contro lo streaming di Netflix. Con buona pace di Steven Spielberg.

Anche per la corsa agli Oscar di febbraio 2020 varranno le “regole di idoneità” già previste in passato: la Boards of Governor della Academy of Motion Picture Arts and Sciences (AMPAS) ha deciso di evitare l’inasprimento dei requisiti per la partecipazione alla competizione cinematografica più prestigiosa al mondo, mettendo di fatto un freno (almeno per il momento) alle polemiche delle ultime settimane sulla posizione decisamente critica di Steven Spielberg contro i servizi di streaming come Netflix.

Il geniale regista, produttore e sceneggiatore della Nuova Hollywood si è sempre dichiarato contrario alla partecipazione di Netflix agli Oscar, difendendo vigorosamente l’esperienza partecipata che solo le sale cinematografiche sanno offrire a discapito del comfort “pantofolaio” dello streaming domestico.

Anche per la 92esima edizione degli Oscar, ha infine deciso la Academy, varranno le regole già previste in passato: per poter partecipare alla competizione, i produttori dovranno far circolare un film nelle sale di una contea di Los Angeles almeno per una settimana e in anticipo su qualsiasi altra forma di distribuzione – domestica o meno che sia.

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Per bocca del presidente John Bailey, la Academy ha sottolineato il supporto dell’organizzazione per l’esperienza nelle sale cinematografiche come parte “integrante” dell’arte del cinema, dicendo altresì di essere impegnata in uno studio approfondito dei profondi cambiamenti sperimentati dall’industria Hollywoodiana in questi anni.

La posizione della Academy segue poi l’avviso del Dipartimento di Giustizia americano, che nei giorni scorsi aveva evidenziato una possibile violazione delle regole antitrust nel caso in cui Netflix e servizi similari fossero stati estromessi dalla partecipazione agli Oscar con una regola ad hoc.

Spielberg e gli altri sostenitori delle misure anti-Netflix resteranno quindi a bocca asciutta anche nel 2020, sebbene la posizione del cineasta statunitense sia stata forse eccessivamente rimarcata a scopo sensazionalistico: Spierlberg non si è mai detto contro Netflix o le altre forme di fruizione cinematografica moderne, ha confermato il regista al New York Times, ma ha solo ribadito il fatto che “vivere” il cinema nelle sale non è – e non potrà mai essere – la stessa cosa che vederlo altrove.