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Il Pentagono ha creato un sito per segnalare gli ufo

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Il Pentagono ha creato un sito per segnalare gli ufo

Andrea Sanna | 1 Settembre 2023

Come reso noto in queste ore il sito del Pentagono ha creato un sito per poter segnalare gli ufo nelle vicinanze

Il sito del Pentagono per gli ufo

A partire dal 31 agosto il Pentagono ha reso pubblico sul web il sito sugli Ufo. Ha preso questa scelta con l’obiettivo di portare “trasparenza nei confronti del popolo americano”. Aaro, che sta per All-domain Anomaly Resolution Office è l’ufficio del dipartimento della difesa che si occupa di questo progetto.

L’inaugurazione è avvenuta appena un anno fa al Pentagono. Ma di cosa si occupa? Semplicemente raccoglie e identifica gli oggetti che non hanno identità e che possono magari essere paragonabili a degli ufo. Il compito è quello di analizzarli, specie se non identificati in un preciso quadro scientifico e un approccio basato sui dati.

Nel corso della conferenza di presentazione , il generale del Pentagono Pat Ryder ha fatto sapere che la pagina verrà utilizzata per pubblicare i risultati più recenti di tale attività.

I dipendenti (o ex) del governo degli USA avranno modo di inviare rapporti e segnalazioni delle intercettazioni di questi oggetti non ancora identificati. A quel punto sarà l’ufficio pensato dal Pentagono a decidere se contattare la persona che ha segnalato il caso per approfondire il tutto o andare oltre.

Sempre il Pentagono con il lancio di questo sito ha il chiaro obiettivo di offrire ai cittadini di inviare segnalazioni. Ma non solo si ha anche modo di ricevere delle risposte circa quesiti e curiosità sugli ufo.

L’ufficio però nella sezione FAQ fa sapere di non aver ancora riscontrato la presenza di tecnologie extraterrestri. Tra l’altro fornisce anche la lista degli oggetti che anche se hanno una funzione nota (parliamo di satelliti o droni) possono risultare come “Non identificati”.

L’idea del Pentagono ha già avuto però dei riscontri. Nel sito sulla pagina sono presenti dei presunti avvistamenti non identificati. Questi si sarebbero notati negli Stati Uniti, in Medio Oriente e Asia. Ma anche alcuni luoghi di Washington non resi noti. In ogni caso saranno monitorati per la sicurezza del Paese.