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La pubblicità sbarca anche su WhatsApp

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La pubblicità sbarca anche su WhatsApp

Martina Pedretti | 16 Giugno 2025

WhatsApp

La pubblicità arriva su WhatsApp: gli annunci compariranno nella scheda Aggiornamenti ma non nelle chat private

Il momento è arrivato: anche su WhatsApp arriva la pubblicità

Dopo anni di attesa e speculazioni, Meta ha finalmente compiuto il passo tanto discusso: da lunedì, la pubblicità farà ufficialmente il suo ingresso su WhatsApp. Un cambiamento significativo che arriva a ben sette anni di distanza dal primo annuncio dell’intenzione di monetizzare la piattaforma, ma che promette di essere meno invasivo di quanto molti temevano.

Gli annunci saranno visibili esclusivamente nella scheda Aggiornamenti in basso a sinistra, la stessa dove oggi si trovano gli Stati degli utenti e i Canali. Inoltre la pubblicità non interferirà con le chat private. “Abbiamo discusso per anni dei nostri piani per creare un’attività che non interrompa le chat personali, e crediamo che la scheda Aggiornamenti sia il posto giusto per queste nuove funzionalità“, si legge in un post del blog aziendale. Meta tiene a sottolineare che l’esperienza quotidiana di chi usa WhatsApp per comunicare con amici e familiari non cambierà.

Oltre alla pubblicità, arrivano due nuove funzionalità: gli abbonamenti ai canali e i canali sponsorizzati, che aprono ulteriori strade per l’interazione tra utenti e brand. Le aziende, infatti, potranno ora pubblicizzare i loro contenuti nella scheda Stato, potenzialmente raggiungendo oltre 1,5 miliardi di utenti attivi giornalieri — un’enorme vetrina pubblicitaria.

Per quanto riguarda la privacy, Meta garantisce che i messaggi, le chiamate e gli Stati rimarranno crittografati end-to-end. Tuttavia, per il targeting degli annunci l’azienda userà dati come la lingua del dispositivo, la località e le interazioni con i canali e i contenuti sponsorizzati. Gli utenti che hanno collegato WhatsApp al proprio Centro Account Meta potranno essere soggetti a un tracciamento più raffinato basato anche sulle preferenze espresse su Facebook e Instagram.

Meta assicura che non condividerà né venderà il numero di telefono degli utenti, ma la mossa rappresenta comunque un chiaro segnale. Infatti anche WhatsApp, l’app che per anni si è presentata come baluardo della comunicazione privata, si apre ora alla logica del profitto pubblicitario. Non è una sorpresa, se si considera che la pubblicità rappresenta ancora oggi la principale fonte di entrate per Meta. Inoltre WhatsApp, pur avendo superato i due miliardi di utenti, non ha mai prodotto ricavi paragonabili ad altre piattaforme del gruppo.

Con questo aggiornamento, WhatsApp si avvicina ancora di più al modello di business delle sorelle Facebook e Instagram. Resta da vedere come gli utenti reagiranno a questa novità e se l’equilibrio tra monetizzazione e tutela dell’esperienza utente saprà reggere nel lungo periodo.