Per decenni, Crypto AG ha giocato il ruolo di “talpa” ufficiale delle agenzie di intelligence USA (Central Intelligence Agency o CIA) e tedesca (Bundesnachrichtendienst o BND), vendendo hardware e software direttamente per conto di CIA e BND e permettendo agli agenti segreti alleati di spiare indisturbati le comunicazioni di 120 diversi paesi nel mondo. Con buona pace dei presunti spioni di Huawei, verrebbe da dire.
Questa, almeno, è la clamorosa rivelazione confermata dalle fonti del Washington Post e della televisione tedesca ZDF, in un lavoro di indagine che descrive la società svizzera come diretta emanazione commerciale del “business” di CIA e BND. Una partnership, quella tra le intelligence americana e teutonica, che andava avanti da decenni e che per cinquant’anni avrebbe rappresentato il “colpo” del secolo nell’ambito del controspionaggio.
Secondo i documenti consultati dal Post e da ZDF, Crypto AG era gestita direttamente da CIA e BND, vendendo attrezzature hardware e software specificatamente progettate per essere facilmente accessibili dalle due agenzie di intelligence tramite crack o backdoor integrate. Nella documentazione la partnership segreta veniva indicata come “Thesaurus”, o in seguito “Rubicon”, ed era finalizzata al controspionaggio hi-tech in tutti i paesi clienti di Crypto AG a esclusione di Cina e Unione Sovietica.
Tra i 120 clienti dell’azienda-fantoccio svizzera c’erano noti nemici della democrazia come Iran, Iraq, Siria, Arabia Saudita, Pakistan e Nigeria, ma anche moltissimi paesi teoricamente alleati di USA e Germania e persino lo stato del Vaticano. Tramite gli apparati di Crypto AG, il controspionaggio di CIA-BND avrebbe tenuto sotto controllo casi di altissimo profilo come la crisi degli ostaggi in Iran del 1979, la celebrazione di un attentato terroristico a Berlino da parte dei libici sette anni dopo e altro ancora.
In tutti questi casi, CIA e BND avrebbero deciso di non intervenire – per lo meno a quanto se ne sa oggi – per continuare a detenere il vantaggio strategico del controllo assoluto delle comunicazioni segrete, ma negli ultimi anni la situazione è cambiata radicalmente e Crypto AG non risulta più controllata da CIA né da BND rispettivamente dal 2016 e dagli anni ’90. In seguito alla rivelazione della sua reale (e ancora presunta) natura, il governo svizzero ha ora deciso di revocare la licenza di esportazione a Crypto AG in vista di indagini ufficiali.