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Eric Schmidt: Huawei ha commesso atti inaccettabili

Luca Colantuoni | 22 Giugno 2020

Huawei networking Sicurezza

Eric Schmidt, ex CEO di Google, ha dichiarato che Huawei rappresenta un pericolo per la sicurezza nazionale, ma realizza prodotti migliori.

Lo scontro tra il governo statunitense e Huawei vede l’ingresso di un nuovo partecipante: Eric Schmidt. L’ex CEO di Google ha dichiarato durante un’intervista rilasciata alla BBC che il gigante cinese rappresenta un pericolo per la sicurezza nazionale, ma gli Stati Uniti dovrebbero contrastare la sua ascesa offrendo prodotti di qualità simile o superiori.

Eric Schmidt: Huawei ha rubato informazioni

Da diversi anni è in atto una “guerra politica” tra Stati Uniti e Cina che riguarda le reti di telecomunicazione. Huawei è stata accusata di nascondere backdoor nelle sue apparecchiature utilizzate dagli operatori telefonici. Il governo ha quindi consigliato di non usare dispositivi Huawei per le reti 5G e inserito il produttore di Shenzhen in una blacklist per impedire accordi commerciali con aziende statunitensi (da cui l’impossibilità di installare i servizi Google sui nuovi smartphone).

Eric Schmidt, attualmente Presidente del Defense Innovation Advisory Board (organizzazione creata nel 2016 per portare le tecnologie della Silicon Valley ai militari USA), ha dichiarato che Huawei ha “senza dubbio messo in atto alcune pratiche inaccettabili per la sicurezza nazionale” e che “le informazioni raccolte dai router Huawei siano finite nelle mani del governo cinese“.

Huawei ha sempre affermato che le accuse sono false, in quanto non esiste nessuna prova. Questa è la risposta alle parole di Schmidt:

Le accuse fatte da Eric Schmidt, che ora lavora per il governo degli Stati Uniti, semplicemente non sono vere e come per asserzioni simili fatte in passato, non sono supportate da prove. Huawei è indipendente da qualsiasi governo, compreso il governo cinese.

Schmidt ha aggiunto però che Huawei realizza prodotti migliori dei concorrenti, quindi la risposta è competere con prodotti della stessa qualità. L’ex CEO di Google ritiene inoltre che i pregiudizi sui cinesi sono sbagliati. Non è vero che sono molto bravi a copiare le cose, ma sono più bravi in settori chiave della ricerca rispetto all’occidente. Per questo motivo è necessario investire maggiormente nella ricerca e migliorare la collaborazione tra aziende private, stato e università.