Software

FileMaker Pro 12: un database facile e multipiattaforma

Redazione | 24 Settembre 2012

La release 12 di FileMaker introduce i temi personalizzabili e comprende anche molte novità  per chi sviluppa soluzioni avanzate. Anteprima […]

La release 12 di FileMaker introduce i temi personalizzabili e comprende anche molte novità  per chi sviluppa soluzioni avanzate.

Anteprima di Dario Orlandi

Articolo tratto da PC Professionale numero 255

Negli ultimi anni i database desk­top si trovano in una posizione scomoda, minacciati dalla potenza crescente e dall’intuitività  dei fogli di calcolo, che permettono una gestione dei dati più libera e priva di vincoli formali, da un numero crescente di software d’archivio creati ad hoc per le esigenze più svariate, che evitano agli utenti meno preparati l’onere di progettare e realizzare una soluzione su misura, e infine dai sistemi database server, che grazie allo sviluppo delle tecnologie Web sono sempre più semplici da installare e gestire anche senza un’infrastruttura client/server tradizionale.

FileMaker risponde alla sfida facendo leva sulla sua vocazione tradizionale di database per tutti, pur mantenendo la flessibilità  e la potenza a cui gli utenti sono abituati. La novità  più evidente, appena avviata la nuova edizione, è l’eccellente aspetto dei progetti realizzabili con le procedure guidate (le soluzioni pronte per l’uso, come le chiama il programma): il merito è del nuovo sistema di temi, che permette di personalizzare l’interfaccia con estrema rapidità .

Il software include quaranta temi diversi, alcuni dei quali ottimizzati per l’utilizzo con schermi touch: i pulsanti e gli altri controlli hanno dimensioni maggiori, per migliorare la leggibilità  e semplificare la selezione con le dita. I temi di questo tipo sono caratterizzati dal termine Aspetto (Aspetto Fiume, Aspetto Oceano, e così via), un nuovo capitolo nella discutibile tradizione FileMaker di utilizzare termini poco comprensibili e non conformi agli stand­ard per identificare concetti, elementi e funzioni, che ha portato gli utenti a sviluppare nel corso degli anni una sorta di dialetto sempre più divergente rispetto al vocabolario comune utilizzato da tutti gli altri sistemi database. L’impatto dei temi è potenzialmente rivoluzionario: bastano pochi clic per trasformare una vecchia applicazione in un prodotto piacevole e attuale. Si può applicare un nuovo tema in qualsiasi momento; tutti i controlli, inoltre, possono essere personalizzati con la palette Aspetto, che offre alcune novità  molto interessanti: ad esempio si possono utilizzare i gradienti in qualsiasi oggetto (dagli sfondi ai pulsanti) e arrotondare gli angoli dei controlli, per ottenere facilmente interfacce molto accattivanti, in grado di rivaleggiare con le applicazioni native. L’editor dei moduli offre una serie di guide statiche e dinamiche che permettono non solo di allineare e distribuire i controlli con estrema precisione, ma anche di assicurarsi che le pagine non superino la dimensione dello schermo dei device che dovranno visualizzarle: con questa release, infatti, FileMaker integra in modo ancor più sistematico i device iOS tra le piattaforme di pubblicazione.

Con il browser dei temi si può modificare rapidamente l’aspetto di un archivio, in qualsiasi momento del suo sviluppo o della sua manutenzione.

L’implementazione dei temi non è però esente da difetti: quando si applica un nuovo tema, per esempio, si perdono tutte le modifiche apportate manualmente all’interfaccia. La promessa di poter variare in qualsiasi istante l’aspetto di un database è quindi mantenuta soltanto a metà , poiché chi ha investito molto tempo nella personalizzazione di un progetto complesso difficilmente vorrà  ricominciare il lavoro da capo. Il numero di temi offerti è notevole e la qualità  molto elevata, ma FileMaker 12 non permette di crearne di nuovi; la praticità  della modifica al volo è quindi limitata solo a quanto offre direttamente il programma. L’utilizzo dei temi, inoltre, non è compatibile con la funzione di Pubblicazione Web Immediata: questo semplice sistema per condividere i database nella propria rete locale funziona, infatti, solo con gli archivi che usano il tema classico (senza personalizzazioni grafiche). Si tratta di una limitazione piuttosto curiosa, poiché le tecnologie di sviluppo Web più moderne (Css e Ajax, solo per citare le più diffuse) devono il proprio successo anche alla separazione della struttura di un documento dalla sua presentazione e, quindi, sembrerebbero ideali per implementare un meccanismo simile a quello dei temi.

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