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Google Meet - sfondi virtuali

Software

Google Meet, sfondi virtuali per le videochiamate

Luca Colantuoni | 26 Giugno 2020

Google

Nei prossimi mesi verranno rilasciate diverse funzionalità di Google Meet per le scuole, tra cui la possibilità di scegliere uno sfondo virtuale.

Uno delle funzionalità più popolari di Zoom è arrivata da poco su Microsoft Teams e ora è disponibile anche sulla versione di Google Meet destinata alle scuole. Gli utenti di G Suite for Education e G Suite Enterprise for Education potranno mostrare uno sfondo virtuale durante le videochiamate. Altre novità semplificano la gestione dei meeting da parte degli insegnanti. Le nuove funzionalità saranno disponibili nel corso dei prossimi mesi.

Google Meet, sfondi personalizzati

Gli utenti che vogliono nascondere lo sfondo reale durante una riunione potranno applicare un filtro per la sfocatura oppure uno sfondo virtuale. In alternativa alle immagini offerte da Google è possibile caricare un’immagine personale (l’amministrazione può tuttavia disattivare l’opzione). È previsto inoltre il rilascio della funzionalità “hand raising” (l’equivalente digitale di alzare la mano), la lavagna collaborativa, la visualizzazione contemporanea dei riquadri per un massimo di 49 partecipanti (griglia 7×7) e i sottotitoli in altre lingue.

Google Meet - lavagna digitale

Per quanto riguarda la gestione dei meeting sono in arrivo nuovi controlli. Se qualcuno è stato espulso dalla riunione non potrà chiedere nuovamente di partecipare. Sarà possibile terminare il meeting, assicurandosi che nessuno studente rimanga connesso se l’insegnante non è presente. Verrà inoltre impedita la partecipazione anonima alle classi virtuali per impostazione predefinita (ma le scuole potranno consentirla). Gli insegnanti potranno anche disattivare l’audio di tutti gli studenti nello stesso momento e disattivare la chat durante la riunione.

Solo per le scuole che usano la G Suite Enterprise for Education sono previste alcune funzionalità premium: tracciamento delle presenze, sale per dividere le classi in gruppi più piccoli, domande e risposte per evitare che gli studenti interrompano la lezione e sondaggi per coinvolgere gli studenti.