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Redazione | 3 Novembre 2014

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Konqueror, in disparte ma ancora in gamba Konqueror è nato come file manager e browser ufficiale del desktop Kde, anche […]

Konqueror, in disparte ma ancora in gamba

Konqueror è nato come file manager e browser ufficiale del desktop Kde, anche se per la prima funzione è stato col tempo sostituito da Dolphin. All’inizio del millennio, Konqueror è stato il concorrente più temibile su Linux di Netscape e successivamente di Firefox. Per molti, anzi, Konqueror era il preferito, in parte perché Flash non era diffuso come oggi ma soprattutto perché era molto più integrato con i desktop Linux (anche per chi usava l’antagonista di Kde, Gnome). Lo sviluppo fenomenale di Firefox, l’arrivo di Chrome e la mancanza di risorse di fronte ai cambiamenti del Web hanno poi messo Konqueror in disparte. Molti nuovi utenti di Linux probabilmente non sanno nemmeno della sua esistenza.

Le finestre divisibili di Konqueror, capaci di visualizzare fianco a fianco due pagine simultaneamente (oppure qualsiasi altra applicazione Kde) sono difficili da imitare.

Le finestre divisibili di Konqueror, capaci di visualizzare fianco a fianco due pagine simultaneamente (oppure qualsiasi altra applicazione Kde) sono difficili da imitare.

Oggi, anche se per funzionalità  e rapidità  di sviluppo non è più all’altezza di Firefox, Konqueror è ancora un browser di tutto rispetto. La sua configurazione di default su certe distribuzioni può però avere problemi con i contenuti Flash. Konqueror supporta, in maniera più che adeguata, Css3, JavaScript, Html 5 e altre tecnologie chiave del Web aperto. Volendo Konqueror può utilizzare WebKit, lo stesso motore di rendering alla base di Chrome e degli altri browser di cui parleremo tra poco. Invitiamo chi ancora non l’abbia fatto a provare Konqueror almeno una volta, se non altro per due motivi: Konqueror supporta i tasti veloci per il Web e la divisione in sotto-finestre, da non confondersi con le schede alla Firefox, comunque disponibili. I tasti veloci sono prefissi da digitare com prima cosa nella barra degli indirizzi di Konqueror, quando si vuole cercare qualcosa su un motore di ricerca specifico, oppure con certe opzioni non standard. Per esempio scrivere nella barra di Konqueror wp:linux, apre direttamente la pagina su Linux di Wikipedia.

La divisione in sotto-finestre è molto più utile e importante, se non altro perché molto più rara da trovare. Ogni finestra di Konqueror, anzi ogni scheda, è divisibile, anche più volte, in due finestre disposte fianco a fianco, oppure una sotto l’altra.

In entrambi i casi, le sotto-finestre sono visibili simultaneamente, a differenza delle schede.

Questo consente di confrontare due parti di una stessa pagina, oppure di commentare un sito scrivendo una mail su web, senza riempire il desktop di finestre che si oscurerebbero a vicenda. Il bello delle sotto-finestre è che in effetti sono una funzione dell’intero desktop e window manager di Kde, non di Konqueror.

In altre parole, in quell’ambiente è possibile tenere in una sola finestra (mai sovrapposti e apribili o chiudibili tutti insieme con un solo clic) pagine Web da un lato con Konqueror, e testi o fogli elettronici con Calligra, la suite da ufficio di Kde.

➜ Continua a leggere: browser Open Source, la famiglia WebKit

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