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Software

Opera integra Gemini di Google in One, GX e Neon e trasforma il browser in un assistente intelligente

Redazione Pc Professionale | 2 Dicembre 2025

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Opera introduce l’AI gratis nel browser con Gemini Opera ha annunciato oggi che amplia la sua offerta integrando i modelli […]

Opera introduce l’AI gratis nel browser con Gemini

Opera ha annunciato oggi che amplia la sua offerta integrando i modelli di Gemini di Google all’interno dei suoi browser Opera One, Opera GX e Opera Neon, rendendo disponibili funzionalità AI gratuite per oltre 80 milioni di utenti.

La novità consiste in un pannello laterale (side‑panel) – parte della nuova “browser‑AI” di Opera – che consente agli utenti di ottenere riepiloghi, confronti tra schede, analisi di immagini o video, sintesi di contenuti e molto altro, tutto in base al contesto della navigazione.

Secondo Opera, il motore AI è ricostruito con un’architettura “agentic”, mutuata dal suo browser sperimentale Neon, il che consente risposte circa 20% più veloci rispetto alle precedenti versioni.

Inoltre, la compagnia sottolinea che gli utenti mantengono il pieno controllo sulla privacy, decidendo quali contenuti condividere con l’AI e quali mantenere riservati.

Cosa cambia per chi usa Opera

Per chi utilizza Opera One o Opera GX, l’aggiornamento significa che da oggi – senza costi aggiuntivi – si può accedere direttamente a un assistente AI potente durante la navigazione web. Non serve configurare nulla di complesso: il pannello AI compare nella barra laterale e opera in background, analizzando la visualizzazione e offrendo supporto all’utente.

Per gli utenti più “avanzati” o con esigenze professionali, il browser Opera Neon – già pensato come “AI agentico” – potenzia ulteriormente le sue capacità, grazie all’integrazione di Gemini 3 Pro e ad altre funzioni avanzate.

Questa evoluzione segna un cambio di paradigma: invece di essere un semplice contenitore di pagine web, il browser diventa uno strumento attivo che supporta ricerca, analisi, sintesi e automazione — senza passare da app o plug‑in esterni.

Le ragioni dietro la mossa di Opera

Secondo Per Wetterdal, EVP Commercial di Opera, questa integrazione rappresenta una naturale evoluzione dell’esperienza web: “AI sta ridefinendo il modo in cui le persone interagiscono con Internet, e il browser è il punto d’ingresso ideale per queste esperienze”.

Da parte sua, Google conferma che l’ampliamento della collaborazione con Opera — tramite Google Cloud — punta a offrire modelli LLM di ultima generazione all’interno del browser, per garantire alto livello di prestazioni e aggiornamenti continui.

Per Opera, l’integrazione di Gemini rappresenta un passo importante per mantenere competitività nel mercato dei browser, offrendo agli utenti — gratuitamente — strumenti avanzati di AI integrati nativamente, senza bisogno di estensioni o app aggiuntive.

Cosa significa per il futuro della navigazione

Con l’AI nativa su Opera, la navigazione web potrebbe trasformarsi radicalmente: non più solo consultazione di contenuti, ma anche produttività, ricerca e interazione intelligente. Chi guarda al web come strumento di lavoro o studio potrà beneficiare di un browser che aiuta a sintetizzare informazioni, analizzare immagini e video, fare riassunti rapidi e tenere traccia di più tab in modo intelligente.

Allo stesso tempo, l’attenzione alla privacy — con il controllo scelto dall’utente su ciò che viene condiviso con l’AI — rappresenta un elemento cruciale per rendere questa trasformazione sostenibile anche per chi teme per i propri dati.

Con questa integrazione, Opera spinge di nuovo verso il futuro del web: un browser che non si limita a mostrarti le pagine, ma ti offre un alleato intelligente per navigare, capire e creare.