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Pixlr, il concorrente di Photoshop che funziona online

Redazione | 21 Febbraio 2016

Fotografia Software

L’interfaccia semplificata, invece, si chiama Pixlr Express, ed è accessibile all’indirizzo pixlr.com/express (o tramite il link presente nella pagina principale). […]

L’interfaccia semplificata, invece, si chiama Pixlr Express, ed è accessibile all’indirizzo pixlr.com/express (o tramite il link presente nella pagina principale). Se Pixlr Editor cerca di riprodurre in tutto e per tutto un software di fotoritocco, Pixlr Express è molto più fantasioso nell’impostazione dell’interfaccia e nella dotazione di funzioni. Per aprire un’immagine la si può caricare dal disco locale, si può indicare il suo indirizzo Url oppure la si può catturare al momento, tramite una webcam o una fotocamera integrata nel Pc.

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Dopo aver caricato la fotografia si passa a modificarla, sfruttando gli strumenti accessibili tramite il menu presente lungo il margine inferiore della finestra; in questo caso l’interfaccia è in inglese, ma non è difficile da utilizzare anche grazie alle icone che illustrano tutti gli strumenti. L’interfaccia è più semplice, ma questo non significa che gli strumenti siano poco potenti: quasi tutte le funzioni permettono di specificare il livello di intervento, e in molti casi si può indicare anche la dimensione dell’area a cui applicare l’effetto e vari altri parametri. La sezione Adjustment racchiude gli strumenti di correzione e ritocco tradizionali, mentre nella sezione Effects si trova una serie di effetti preimpostati applicabili con un clic, in perfetto stile Instagram.

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Tip: creare un collage con Pixlr
I più attenti avranno notato una quarta opzione nella pagina iniziale di Pixlr Express: oltre a poter caricare le immagini del disco locale, aprirle da un indirizzo Url o catturarle tramite una webcam, si può anche creare un collage assemblando più immagini. Questa funzione è molto semplice ma permette di ottenere risultati gradevoli, per esempio per creare un’immagine composita da utilizzare come copertina per un album di fotografie da pubblicare su social network.

Dopo aver aperto l’interfaccia di creazione, il primo passo è scegliere quale layout utilizzare; basta un clic sul relativo pulsante per richiamare una notevole galleria di impostazioni. Bisogna poi fare clic su ciascun riquadro per caricare le diverse immagini che andranno a comporre il collage; dopo aver completato il caricamento si possono trascinare le fotografie per modificare la porzione inquadrata, oppure fare clic sull’icona a forma di pennello per modificarle utilizzando gli strumenti di Pixlr Express.

La funzione Collage offre anche altri parametri, che permettono di modificare la spaziatura tra i riquadri, arrotondare gli angoli delle foto, variare le proporzioni del collage e modificare il colore di sfondo. Una volta completata l’elaborazione basta fare clic sul pulsante Finished per aprire il collage come immagine dell’interfaccia di Pixlr Express; si possono quindi effettuare ulteriori elaborazioni oppure salvare il risultato in locale.
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Gli strumenti contenuti nelle sezioni Overlay, Borders e Stickers permettono di sovrapporre all’immagine originale effetti particolari, aggiungere cornici e illustrazioni di vario tipo; La sezione Type, infine, racchiude gli strumenti per aggiungere didascalie, scritte e altri effetti di testo. Nel momento in cui scriviamo è disponibile un’ulteriore sezione di effetti, dedicata ai mondiali di calcio, che permette di sovrapporre alle immagini bandiere e clipart a tema. Le immagini modificate possono soltanto essere salvate in locale, specificando la qualità  della compressione Jpeg: per condividerle è necessario caricarle a mano sui social network o inviarle agli amici tramite email.
Dario Orlandi

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Le alternative a Pixlr
La storia dei servizi Web dedicati al ritocco fotografico e alla manipolazione delle immagini è piuttosto travagliata: i progetti di maggiore successo sono stati quasi sempre acquistati da grandi aziende, che spesso ne hanno incorporato le funzioni nei propri prodotti senza però continuare a offrirli direttamente agli utenti. In altri casi sono stati vittima del loro stesso successo: queste applicazioni richiedono una notevole potenza di calcolo lato server, ed è quindi difficile riuscire a trovare un modello di business capace di renderle profittevoli.

In ogni caso, esistono vari servizi che vale la pena citare: non si può non partire con l’editor online di Adobe, che porta lo stesso nome del software di fotoritocco più conosciuto al mondo, Photoshop. Lo si trova all’indirizzo www.photoshop.com/tools?wf=editor, e offre una dotazione di strumenti interessante: sono presenti i principali tool di regolazione e ritocco oltre a una serie di effetti decorativi che permettono di aggiungere testi, clipart, cornici e altri elementi.

Un altro servizio notevole è Sumopaint (www.sumopaint.com), un editor online caratterizzato da un’interfaccia molto avanzata, in perfetto stile Photoshop, e da una dotazione di strumenti ricchissima, che comprende anche molti pennelli creativi adatti agli artisti digitali. La versione gratuita è limitata soltanto alle funzioni di base; per accedere a agli strumenti più avanzati bisogna acquistare la versione Pro, a partire da 9 dollari.
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