La prova del pacchetto che copre tutte le principali esigenze relative alla condivisione dello schermo e ora anche alla comunicazione via Internet.
di Dario Orlandi
TeamViewer è un potente software di controllo remoto e di condivisione dello schermo: consente di connettersi ad un computer situato in un’altra locazione e di utilizzarlo come se ci si trovasse di fronte. Fin dalle prime versioni, si è distinto per l’estrema semplicità di configurazione: è sufficiente che il computer controllante e quello controllato siano connessi a Internet per avere la ragionevole certezza che possano dialogare, senza doversi preoccupare dei dettagli relativi alla struttura della rete e alla configurazione degli accessi. Si può prendere il controllo di un computer remoto, oppure condividere il proprio schermo con un altro dispositivo. È quindi un software perfetto per chiunque debba intervenire su un Pc remoto, per effettuare operazioni di manutenzione, configurare hardware e software o anche soltanto per illustrare il funzionamento di un programma.
Molti lo usano anche per accedere al computer di casa, quando si trovano in viaggio o semplicemente al lavoro. Nel corso degli anni TeamViewer è cresciuto molto, guadagnando nuove funzioni dedicate alla gestione dei meeting online e alla comunicazione in tempo reale (chat, voce e video). Il software è distribuito anche in una versione gratuita (per uso non commerciale) che non mostra alcun limite significativo per l’utente privato; le edizioni commerciali offrono alcune funzioni avanzate ma utili perlopiù soltanto in ambito professionale. In realtà l’edizione free è un formidabile veicolo pubblicitario, che ha aperto a TeamViewer le porte di molte aziende attraverso il passaparola degli utenti. Le licenze commerciali sono tre: Business, che consente l’installazione su un’unica macchina “controllore”, mentre Premium e Corporate permettono un numero illimitato di installazioni. Questo perché le edizioni più avanzate limitano il numero di canali, ovvero di sessioni attive contemporaneamente: la versione Premium ne permette una sola, mentre la Corporate parte da tre e può aumentarne il numero secondo necessità . I prezzi delle licenze commerciali non sono contenutissimi, ma sono giustificati dalla qualità e dalla varietà di funzioni offerte. Inoltre si tratta di licenze perpetue, e non di abbonamenti a tempo limitato.
TeamViewer è realizzato dall’azienda omonima, che da qualche tempo ha iniziato ad allargare il perimetro dei suoi prodotti, sviluppando anche soluzioni dedicate al backup, al controllo delle infrastrutture informatiche e degli asset. Il controllo remoto rimane comunque al centro del loro business, come sottolineato dalla versione 10 del programma, disponibile da poche settimane. Abbiamo parlato di una famiglia di prodotti, perché TeamViewer è disponibile in varie versioni, per molte piattaforme: Windows, Windows 8/RT, Mac
OS X e Linux, ma anche iOS, Android e Windows Phone, a cui si è appena aggiunta una versione preliminare del client per BlackBerry.
Le caratteristiche del programma lo rendono perfetto per gli uffici It delle aziende, o per le società che offrono assistenza tecnica a terzi; proprio per queste realtà , TeamViewer permette di inserire un logo personale nel client, e con la nuova versione perfino nelle pagine di download. TeamViewer può essere avviato anche dal browser Web; si può quindi creare un segnalibro che richiama direttamente il client, oppure propone di scaricarlo se non è installato nel sistema. Nelle ultime versioni, TeamViewer è cresciuto per soddisfare le esigenze delle realtà più grandi, con funzioni di controllo degli utenti sempre più ricche e potenti. Lo strumento di gestione principale è la Management Console, un servizio online (supporta l’autenticazione a due fattori) pensato per coordinare un team di supporto che può interfacciarsi con più clienti o divisioni, oppure gli utenti di un’intera azienda, con accesso a sistemi condivisi, meeting online e comunicazione in tempo reale. TeamViewer offre anche un’Api per integrare le funzioni di gestione con sistemi di monitoraggio e analisi più ampi e complessi. Il client e i servizi online sono tradotti in italiano, ma questo non è necessariamente un pregio: la trasposizione non è sempre perfetta, e in alcuni casi confonde le idee. Per fortuna, le opzioni avanzate permettono di ripristinare l’interfaccia in inglese.
La nuova release offre importanti novità nella gestione della configurazione dei client: si possono creare set di impostazioni, chiamate criteri, per poi applicarle automaticamente a postazioni singole o gruppi di utenti, senza doverle configurare a mano per ogni computer, e senza neppure dover esportare e importare i file di configurazione.Reg, come accadeva in passato. Inoltre, configurazioni specifiche possono anche essere imposte facendo anche in modo che l’utente non possa modificarle. La gestione degli utenti è stata ulteriormente perfezionata, con un paio di novità significative: si possono aggiungere foto ai record degli utenti, per semplificare il riconoscimento, ma soprattutto si può creare una whitelist a cui garantire l’accesso remoto, bloccando invece tutti gli altri tentativi di connessione. La whitelist è centralizzata, e può comprendere per esempio tutti i dipendenti di un’azienda oppure i membri di un gruppo di lavoro; quando si aggiunge un nuovo collaboratore, o quando qualcuno lascia l’azienda, basta aggiornare la whitelist per garantire l’accesso solo agli utenti autorizzati. Un’altra novità interessante della versione 10 riguarda l’individuazione dei dispositivi e degli utenti: il client può mostrare l’elenco degli utenti “vicini” (nella stessa rete locale), per iniziare rapidamente meeting o sessioni di condivisione dello schermo.