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Twitter blocca le agenzie di intelligence Usa

Laura Nuonno | 9 Maggio 2016

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Dataminr non sarà  più accessibile alle agenzie di intelligence americane. Si tratta di un servizio che grazie a un algoritmo […]

Dataminr non sarà  più accessibile alle agenzie di intelligence americane. Si tratta di un servizio che grazie a un algoritmo proprietario analizza tutti i tweet pubblici, li incrocia con i dati di traffico, feed di notizie e altre sorgenti come la geolocalizzazione e crea degli alert scoprendo i primi segnali di fatti e accadimenti quasi in tempo reale (pare che abbia aiutato a individuare gli attacchi terroristici di Bruxelles 10 minuti prima delle agenzie di stampa).

La notizia, riportata dal Wall Street Journal, è un’ulteriore conferma della tensione che si è creata fra governo federale statunitense e Silicon Valley in merito a terrorismo e privacy.

Il tool che analizza i pattern di pubblicazione dei tweet e che è utilizzato da molti siti di informazione per monitorare le ultime notizie non fa a capo direttamente a Twitter, ma a Dataminr Inc. (di cui Twitter possiede il 5%). Dataminr è una compagnia privata con base a New York fondata da tre ex studenti di Yale. Il motivo del blocco pare sia la preoccupazione da parte della stessaTwitter di non sembrare troppo vicina ai servizi di intelligence Usa. Twitter sostiene infatti che non è nella sua politica vendere dati alle agenzie governative a scopi di sorveglianza. Quello che è poco chiaro è come Dataminr – partner della stessa Twitter – abbia potuto fornire all’intelligence statunitense per due anni proprio questo servizio e come mai l’accordo si sia interrotto improvvisamente.

Il blocco è stato imposto solo alle agenzie governative e non agli utenti privati.