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Amazon Project Tempo (Crucible)

Videogame

Crucible, il primo gioco di Amazon Games è un flop

Alfonso Maruccia | 2 Luglio 2020

Amazon Gaming

Gli sviluppatori di Crucible annunciano il ritiro del gioco dal mercato e il ritorno allo stato di beta chiusa. L’obiettivo è migliorare l’esperienza, ma forse il problema è l’inflazionatissima natura MOBA del titolo.

Crucible avrebbe dovuto rappresentare la prima iniziativa seria di Amazon nel campo dello sviluppo e la produzione videoludica di alto profilo, e invece lo sparatutto a squadre di Relentless Studios è stato un flop con ben pochi precedenti. Ai giocatori non interessa, i recensori lo definiscono “noioso” e Crucible torna quindi allo stato di beta con la speranza di migliorare una produzione che sembra nata già morta.

In Crucible i giocatori possono entrare a far parte di una squadra per combattere con le squadre avverse, un’esperienza PvP gratuita di tipo MOBA come se ne sono viste in quantità industriale in questi anni. Stando alle prime recensioni il gioco è noioso, mediocre, pieno di bug e privo di funzionalità interessanti. Ed è inoltre piagato dal peggiore dei peccati di un titolo online ovvero la difficoltà di matchmaking tra giocatori avversari.

La sostanziale inutilità di un nuovo MOBA anonimo e ripetitivo è stata abbondantemente sentenziata dai giocatori, che hanno prima “testato” le acque di Crucible e poi hanno ridotto a una magrissima doppia cifra il numero di utenti connessi in contemporanea ai server del gioco. Così, dopo appena due settimane dal lancio, Crucible è tornato allo stato di beta chiusa e non è più acquistabile direttamente su Steam.

Gli sviluppatori dicono ora di voler dedicare del tempo, ogni settimana, a giocare assieme alla community (tra chi ha già comprato e continua ad accedere al gioco) di Crucible per raccogliere un feedback sulle cose da migliorare. Per il momento, la novità principale del nuovo stato di beta consiste nell’eliminazione di due delle modalità di combattimento incluse nell’esperienza completa.