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Come installare correttamente i programmi a 32 e 64-bit su Windows

Alfonso Maruccia | 10 Dicembre 2018

Software Windows

Le edizioni x64 di Windows offrono da tempo un layer di compatibilità per le applicazioni a 32-bit, ma è opportuno […]

Le edizioni x64 di Windows offrono da tempo un layer di compatibilità per le applicazioni a 32-bit, ma è opportuno seguire alcune regole per ottimizzare la “resa” del suddetto software.

Fin dai tempi lontani di Windows XP (2005), Microsoft ha offerto Windows in due diverse varianti architetturali: una a 32-bit, pensata per girare sulle CPU meno recenti o con prestazioni ridotte, e una a 64-bit in grado di funzionare sui processori più moderni e più performanti. Il passaggio generazionale dai 32 ai 64-bit è in sostanza avvenuto senza frizioni, grazie anche alla presenza di un layer di compatibilità noto come WoW64 (Windows 32-bit on Windows 64-bit).

Sulle varianti a 64-bit di Windows, WoW64 si incarica di gestire le funzioni e le interfacce necessarie alla corretta esecuzione del software a 32-bit; le prestazioni sono sostanzialmente identiche, e i sistemi a 64-bit offrono in più il vantaggio di un indirizzamento di memoria virtuale totale di 4 gigabyte per singola applicazione. Come vedremo in questa guida, una delle differenze esistenti fra i 32 e i 64-bit è il luogo del disco su cui installare le due tipologie di software.

Come è facilmente verificabile aprendo una finestra della shell (Windows Explorer) e navigando sulla root del disco di sistema, infatti, le versioni di Windows a 64-bit includono due diverse cartelle Program Files (che diventano Programmi in italiano grazie ai punti di giunzione del file system NTFS): la prima, Program Files/Programmi, destinata ai programmi a 64-bit, e la seconda, Program Files (x86)/Programmi (x86), pensata per ospitare il software a 32-bit.

Cartella ProgrammiCartella Programmi (x86)

Una regola trasparente

La regola generale vuole che il software a 32-bit venga installato nella cartella Programmi (x86), mentre quello a 64-bit in Programmi. Il suffisso “x86” è un ovvio riferimento all’architettura classica dei PC “IBM e compatibili”, prima basati su CPU a 16-bit, poi a 32-bit e infine a 64-bit con la nuova architettura di processore x86-64 (o x64). Nella maggior parte dei casi, sarà lo stesso OS a “indirizzare” il programma verso la cartella Programmi più indicata già in fase di installazione.

In altri casi, magari quando si ha a che fare con software “storici” di qualche anno fa e quindi a 32-bit, la procedura di installazione potrebbe non individuare la cartella più adatta alla giusta architettura di Windows. In questi frangenti è opportuno e consigliato scegliere manualmente la cartella giusta, vale a dire Programmi (x86).

L’installazione del software a 32-bit nella cartella Programmi (x86) non è in realtà un obbligo assoluto, visto che in ogni caso, al lancio del codice a 32-bit anche da una cartella differente, sarà il sottosistema WoW64 a gestire l’interoperabilità con l’ambiente a 64-bit in modo del tutto trasparente. L’uso della cartella Programmi corretta è in ogni caso un consiglio valido sempre, visto che in tal modo si riducono al minimo le potenziali incompatibilità e si può procedere, ad esempio, a installare due diverse varianti (32-bit e 64-bit) di uno stesso programma sul sistema.