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Creare un disco personalizzato per il setup di Windows 7

Dario Orlandi | 6 Novembre 2013

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Di tanto in tanto, per far ritornare il computer alla piena funzionalità  oppure dopo un upgrade particolarmente ampio dell’hardware, è […]

ICON_LIGHT01Di tanto in tanto, per far ritornare il computer alla piena funzionalità  oppure dopo un upgrade particolarmente ampio dell’hardware, è può essere utile o necessario reinstallare da capo il sistema operativo. Chi poi, per lavoro o per passione, si trova spesso a dover assemblare o preparare nuovi computer, deve avere un disco d’installazione di Windows 7 sempre pronto. Con il passare del tempo, però, l’Os viene aggiornato con patch di sicurezza, nuove funzioni e service pack. Dopo l’installazione, quindi, il lavoro non è finito: bisogna scaricare molte centinaia di Mbyte di dati per ottenere un sistema pronto e aggiornato. Inoltre ciascun utente ha le proprie preferenze: dopo aver completato l’installazione e l’aggiornamento dell’Os, quindi, molti passano a scaricare e installare l’ultima versione delle applicazioni preferite, come il browser, il client per la posta elettronica o il visualizzatore e l’editor per le immagini e così via. Esiste però un’altra strada, che permette di creare un disco d’installazione ad hoc togliendo, aggiungendo e configurando le funzioni e le applicazioni, in modo da ottenere un vero e proprio sistema operativo “su misura”.

Questa soluzione è ideale, in particolare, per chi si occupa del supporto IT nelle aziende e negli uffici: si possono includere direttamente nel disco d’installazione le applicazioni comuni a tutti gli utenti, e perfino alcune configurazioni e personalizzazioni di base. Prima di iniziare, è opportuno verificare di avere a disposizione tutto il necessario: serve un disco d’installazione di Windows 7 (oppure un file immagine in formato Iso), il pacchetto con il Service Pack 1, scaricabile dal sito www.microsoft.com (https://tinyurl.com/serpa1) nelle due versioni a 32 e 64 bit, e l’ultima versione del software gratuito RT Seven Lite (www.rt7lite.com). Installate RT Seven Lite e avviatelo: dopo un messaggio promozionale, l’interfaccia mostra una serie di schede sul lato sinistro della finestra, che  rimandano alle varie sezioni del software. Il primo passo da compiere, nella pagina Home, è indicare la posizione del disco d’installazione di Windows 7, facendo clic sul pulsante Browse (figura A).

Se il supporto d’installazione selezionato è di sola lettura, il software chiede anche di specificare dove verranno estratti i contenuti.  Viene quindi mostrato un elenco delle versioni disponibili, tra cui potrete scegliere quella che volete utilizzare; aggiungendo un segno di spunta di fianco alla voce Slipstream Service Pack potrete integrare l’SP1 nel disco di installazione (figura B). Nella finestra successiva indicate la posizione del file del service pack, quindi fate clic sul pulsante Start per iniziare il processo d’integrazione: l’operazione è piuttosto lunga, ma il software lavora in totale autonomia. Una volta completata questa fase, selezionate Proceed per ritornare alla finestra principale; in ognuna delle altre schede dovrete fare clic su Apply, dopo aver completato la configurazione, per far sì che le modifiche vengano salvate. Passate quindi alla scheda Task, che permette di indicare quali operazioni di personalizzazione effettuare. Qui potrete selezionare a mano le funzioni, oppure utilizzare una delle preimpostazioni raggiungibili dalla casella a discesa Quick start. 

Integration permette di aggiungere al sistema operativo aggiornamenti, driver, applicazioni e language pack: potere scaricare, per esempio, i file d’installazione di Mozilla Thunderbird o Paint.NET, rispettivamente da www.mozillaitalia.org e www.getpaint.net. Selezionate quindi la scheda Applications e fate clic su Add. Indicate la posizione del file eseguibile e l’eventuale silent switch: si tratta dell’argomento da passare all’installer da riga di comando per far sì che la procedura si svolga in modalità  silenziosa, senza interazione con l’utente (figura C). Moltissime applicazioni supportano l’installazione silenziosa, anche se non esiste uno switch univoco: bisogna quindi informarsi tramite un motore di ricerca, utilizzando per esempio una query che comprenda il nome del programma e le parole “silent switch” oppure “unattended”.

La scheda Components consente invece di selezionare le funzioni e le applicazioni del sistema operativo installare: potrete ad esempio escludere i giochi di sistema (solitario, prato fiorito e così via) oppure eliminare i componenti sostituiti da applicazioni personalizzate, come Windows Media Player oppure Paint (figura D). Gli elementi di colore rosso sono utilizzati anche da altre funzioni e applicazioni di Windows: basta selezionarli per visualizzare, in basso a sinistra, le eventuali dipendenze. Attraverso la scheda Tweaks potrete accedere a moltissime opzioni di personalizzazione del sistema: per esempio, nella scheda Explorer potrete impostare come predefinita la visualizzazione delle estensioni dei file in Esplora risorse (figura E), personalizzare i collegamenti alle applet del Pannello di controllo e molto altro ancora. La sezione Unattended permette di precompilare molte informazioni di installazione, tra cui il nome dell’utente o dell’azienda, il gruppo di lavoro e perfino la chiave di licenza dell’Os (naturalmente questa opzione è adatta solo alle licenze volume). Aggiungendo un segno di spunta accanto alle voci Skip auto activation, Accept EULA e Select this version to install potete semplificare la procedura guidata di setup (figura F).

La scheda Customization permette di personalizzare la dotazione di file multimediali, per esempio eliminando le canzoni e i video di esempio e aggiungendo sfondi e salvaschermi personalizzati (come il logo dell’azienda), mentre ISO-Bootable permette di creare l’installer: attraverso la casella a discesa Mode potete scegliere se salvare un’immagine Iso, masterizzare direttamente un disco ottico oppure creare una chiavetta Usb avviabile. Fate quindi clic sul pulsante in basso a destra (che cambia nome a seconda della modalità  di creazione selezionata) per iniziare il processo (figura G). Dopo qualche minuto il supporto d’installazione sarà  pronto per essere utilizzato.