I desktop virtuali sono una soluzione molto matura, potente e tutto sommato intuitiva per moltiplicare lo spazio disponibile sulla scrivania. Gli ambienti derivati da Unix offrono questa funzione da moltissimo tempo, ma Microsoft l’ha implementata solo in Windows 10; per questo sono nate molte utility di terze parti, più o meno potenti e facili da usare.
Finestra si differenzia dalla massa in particolare per una realizzazione molto pulita, intuitiva ed efficace. L’unica avvertenza riguarda l’installazione: al primo avvio il programma potrebbe interrompersi segnalando un errore, la mancanza della libreria SlimDX.dll. Per risolvere questo problema basta scaricare un pacchetto di componenti legato a Visual C++, disponibile sul sito Microsoft. Anche se si utilizza la versione a 64 bit di Windows, il file da scaricare è quello pensato per i sistemi x86. Finestra aggiunge quattro icone sovrapposte alla barra delle applicazioni; basta un clic per visualizzare le anteprime dei desktop virtuali, mentre un secondo clic sulla miniatura sposta il focus sulla scrivania selezionata.
Le comode animazioni permettono di intuire facilmente gli spostamenti nella griglia delle scrivanie virtuali, ma se dovessero infastidire possono essere disabilitate. Non mancano, naturalmente, molte funzioni utili: si possono assegnare sfondi diversi ai vari desktop, modificarne il nome per rendere più semplice l’individuazione, e forzare alcuni programmi a comparire sempre in un desktop specifico. Non manca neppure un nutrito elenco di scorciatoie da tastiera per muoversi tra un desktop e l’altro o spostare le finestre dei programmi.