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Windows

Superare i limiti del prompt dei comandi

Dario Orlandi | 9 Marzo 2015

Windows

Anche se Microsoft ha fatto molto, nel corso degli anni, per evitare che l’utente debba ricorrere al prompt dei comandi […]

Anche se Microsoft ha fatto molto, nel corso degli anni, per evitare che l’utente debba ricorrere al prompt dei comandi per il suo lavoro quotidiano, esistono ancora oggi varie circostanze in cui è necessario, o semplicemente più comodo, abbandonare per qualche istante il mouse e digitare alcuni comandi con la tastiera.

Gli sviluppatori di Redmond hanno scelto di creare un ambiente nuovo, chiamato PowerShell, che è molto potente ma totalmente diverso rispetto al vecchio terminale Dos; lo sviluppo del prompt dei comandi, invece, è stato sostanzialmente abbandonato. Parte delle difficoltà  d’uso che molti utenti notano non dipendono solo dalla difficoltà  intrinseca di un’interfaccia a carattere, ma anche dall’assenza di molte piccole comodità  che si possono invece trovare nei terminali Unix. Proprio per sopperire a queste assenze è nato il progetto Clink, che integra nel tradizionale prompt dei comandi di Windows moltissime funzioni utili.

Questo strumento non è pensato per aumentare il numero di funzioni e comandi accessibili dal terminale, ma rende più comodo e fruibile l’ambiente a riga di comando. Clink implementa anche in ambiente Windows le moltissime scorciatoie disponibili nella libreria Readline dell’ambiente Bash di Unix: si possono usare molte decine di nuovi strumenti, che semplificano l’inserimento delle righe di comandi più lunghe e complesse.

Per fare due semplici esempi, la scorciatoia Ctrl+K elimina tutto il testo presente a destra del cursore, mentre Ctrl+W cancella i caratteri dal cursore fino allo spazio precedente. Anche il completamento automatico dei percorsi è stato sensibilmente potenziato: funziona come quello di Unix o Linux, che in caso di dubbi mostra le alternative disponibili con una doppia pressione del tasto Tab.

Clink completa automaticamente anche i comandi, i nomi degli eseguibili e perfino le variabili d’ambiente: la digitazione di comandi complessi è quindi molto più veloce.

Utilissimo è anche il supporto per l’Undo (relativo solo alla digitazione delle righe di comando) e l’integrazione con gli appunti tramite la tradizionale combinazione Ctrl+V. Anche lo storico dei comandi è stato migliorato, aggiungendo la persistenza tra una sessione e l’altra e la possibilità  di effettuare ricerche tra gli elementi. L’installazione è semplicissima: basta avviare il file di setup e mantenere le opzioni di default per integrare Clink automaticamente in ogni sessione del prompt dei comandi.