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Windows XP

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Windows XP è finalmente defunto. Windows 7 ancora no

Alfonso Maruccia | 12 Aprile 2019

Microsoft Windows

Lo storico sistema operativo che ha imposto il kernel NT è andato definitivamente in pensione con gli ultimi update per […]

Lo storico sistema operativo che ha imposto il kernel NT è andato definitivamente in pensione con gli ultimi update per la variante POS. Windows 7, nel frattempo, continua a ricevere aggiornamenti e supporto dai produttori di motherboard.

Arrivato originariamente sul mercato nel 2001, quasi 17 anni fa, Windows XP può essere certamente considerato il sistema operativo più longevo mai creato da Microsoft. L’OS che ha segnato la fine della generazione Win9x, e il passaggio al kernel NT pienamente a 32-bit, è sopravvissuto fino a oggi in una delle sue tante iterazioni commerciali. Da qualche giorno, anche queste ultime vestigia di Windows NT 5.1 sono state ufficialmente abbandonate da Microsoft.

Il Patch Tuesday di aprile 2019 ha infatti coinciso con la fine degli aggiornamenti per Windows Embedded POSReady 2009, versione di Windows ridotta ai minimi termini pensata per registratori di cassa, ATM e altri dispositivi del genere. L’OS era basato su Windows XP SP3, e Microsoft ha terminato il supporto esteso per la piattaforma proprio il 9 aprile 2019.

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La fine del supporto esteso per Windows POSReady 2009 arriva a 5 anni di distanza dal termine del supporto per le edizioni Home e Professional di Windows XP; il fatto che la piattaforma informatica sia durata fino a oggi dimostra la popolarità dello storico OS presso utenti e aziende – o magari rappresenta solo la conferma di quanti danni l’insuccesso di Windows Vista abbia davvero provocato al mondo tecnologico, alla sicurezza informatica nel suo complesso e a Microsoft stessa.

Un possibile nuovo “caso Windows XP” potrebbe forse verificarsi, in futuro, con Windows 7, altro sistema operativo Microsoft dall’indubbio successo di pubblico – considerando quel disastro senza precedenti noto come Windows 8.x – che però si prepara ad andare ufficialmente in pensione da qui a un anno.

BIOSTAR supporta Windows 7

Dopo il 14 gennaio 2020, le aziende che vorranno continuare a usare Windows 7 in sicurezza dovranno pagare per ricevere le patch di Microsoft, e la stragrande maggioranza dell’industria informatica ha da tempo concentrato tutte le sue risorse – e i suoi aggiornamenti software e driver di periferica – su Windows 10. Tutti tranne BIOSTAR, che a quanto pare vuole continuare a supportare “Seven” anche nel prossimo futuro.

La corporation taiwanese ha infatti annunciato il supporto ufficiale per Windows 7 sulle sue ultime schede madri per processori AMD e Intel, una lunga lista di motherboard che permetteranno agli acquirenti interessati di continuare a usare il familiare ambiente operativo precedente alla mania cloud e “come-servizio” dell’era-Nadella ancora per molto tempo a venire.

Per rendere più facile la vita agli utenti, BIOSTAR ha persino preparato una guida che spiega come installare Windows 7 sulle motherboard per CPU Intel Coffee Lake (H310MHD3, H310MHG, H310MHC2, H310MHD PRO2). Per continuare a ricevere le patch di sicurezza di Microsoft, invece, il requisito indispensabile prevede l’installazione di un aggiornamento necessario a implementare il supporto delle firme digitali tramite protocollo SHA-2.