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Microstock: come guadagnare con le vostre foto

Redazione | 29 Luglio 2014

Fotografia

Obiettivi di guadagno Questo punto è chiaramente importante. Se andiamo a vedere le tabelle dei prezzi per le foto vendute […]

Obiettivi di guadagno

Questo punto è chiaramente importante. Se andiamo a vedere le tabelle dei prezzi per le foto vendute sembra non esserci molto per cui stare allegri. Veder pagata una fotografia 0,25 dollari dopo che è stata postprodotta in modo perfetto per essere approvata dall’agenzia, dopo aver perso diverso tempo a cercare le parole chiave corrette, averla indicizzata e uploadata sul loro sito può sembrare chiaramente avvilente. Se si fanno due conti, siete stati pagati circa 10 centesimi di dollaro l’ora. Con un centinaio di fotografie caricate con parole chiave poco precise rischiate di vendere per non più di 5 o 6 dollari al mese. Le stesse foto con parole chiave precise permettono di far crescere le vendite delle stesse foto a circa 25 dollari al mese.

Microstock tips 01Si tratta di cifre ancora non particolarmente appaganti, ma se avete un minimo di costanza potrete apprezzare come i microstock restituiscano, a medio-lungo termine, quanto si è speso a livello di tempo inizialmente dedicato. Infatti le procedure, sia di postproduzione che di caricamento, con il tempo diventano standard e la velocità  operativa si incrementa notevolmente. Per caricare un numero elevato di immagini potete affidarvi anche agli indirizzi ftp che ogni agenzia mette a disposizione dei fotografi per l’invio delle immagini. Inoltre la fase di keywording può essere automatizzata inserendo le informazioni direttamente nei metadati delle immagini con un programma di grafica tradizionale come Lightroom o Photoshop già  durante la fase di postproduzione. In questo modo quando le immagini vengono caricate sul sito dell’agenzia, vengono riconosciute queste informazioni e salvate automaticamente, semplificando e velocizzando la procedura di approvazione delle immagini.

Con un po’ di pratica, dedicando due o tre ore alla settimana, potete preparare e caricare dalle 50 alle 75 fotografie. Questo significa avere da un minimo di 200 a circa 300 foto nuove al mese nel proprio portfolio. Con simili ritmi vedrete incrementare progressivamente i ricavi mese dopo mese. Anche optando per ritmi più blandi si possono comunque ottenere risultati economicamente significativi. Mantenere una certa continuità  nel caricamento delle fotografie, con conseguente aumento del proprio portfolio e delle vendite, porta a un ulteriore beneficio. Quasi tutte le agenzie di microstock premiano i propri fotografi con alcuni aumenti al raggiungimento di target specifici. Con Shutterstock, ad esempio, le immagini vendute su abbonamento vengono pagate normalmente al fotografo 0,25 dollari.

Ma quando si raggiunge un guadagno complessivo di 500 dollari, le stesse vendite fruttano al fotografo 0,33 dollari (un +33%). Al raggiungimento della stessa cifra complessiva anche le immagini vendute come “on demand” passando da un range compreso tra 0,81 e 1,88, rispettivamente a 1,07 e 2,48. Questo permette di ottenere un’accelerazione interessante ai vostri guadagni e vi spinge a caricare sempre più immagini per raggiungere questo obiettivo nel minor tempo possibile. Tali aumenti poi si ripresentano al raggiungimento di 3.000 e 10.000 dollari di guadagno complessivi. Ora, considerando che l’attività  di vendita occuperà  solo una minima parte del tempo a disposizione, si può comunque ragionevolmente pensare di raggiunge un obiettivo di vendite di circa 800-1.000 dollari nel primo anno di attività . L’obiettivo di circa 2.000 immagini caricate in portfolio non è così assurda nell’arco di 12 mesi e se la qualità  e la scelta del soggetto sono favorevoli ai bisogni degli acquirenti, non sarà  poi così difficile raggiungere e superare questi obiettivi di vendita. In questi termini i risultati acquistano un sapore completamente diverso rispetto ai 25 cent a foto visti inizialmente.

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