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Temu ruba i dati degli utenti senza il loro consenso? La ricerca

Martina Pedretti | 27 Settembre 2023

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Temu è finito al centro di una nuova polemica: una ricerca sostiene che l’app ruba i dati degli utenti per rivenderli al governo cinese

Polemica Temu: l’app ruba i dati e li rivende?

Temu è l’app di e-commerce del momento, ma una recente ricerca sembra aver messo in luce alcuni lati negativi che potrebbero tradursi in una fuga di massa degli utenti. Sembra infatti che la piattaforma di acquisti rubi i dati degli iscritti senza il loro consenso, rivendendoli al governo cinese.

Una caratteristica di Temu è la quantità di prodotti di varie tipologie vendute a prezzi decisamente bassi. Questo è bastato per conquistare milioni di utenti in tutto il mondo, nonostante sul mercato esistessero già piattaforme come AliExpress e SheIn.

Nelle ultime ore il gigante cinese dell’e-commerce è finito al centro di una polemica, nella quale si parla di un potenziale rischio per l’utenza. Secondo una ricerca infatti, Temu sarebbe uno spyware, e quindi ruberebbe dati ai suoi iscritti..

A parlarne è stato Grizzly Research, società di analisi borsistica di New York, la quale parte da questa premessa: “Riteniamo che PDD sia un’azienda fraudolenta vicina al fallimento e che la sua app Temu sia uno spyware abilmente nascosto che rappresenta un’imminente minaccia alla sicurezza per gli interessi nazionali degli USA.”

In poche ore il dettagliato report di Grizzly Research è diventato virale, proprio perché al suo interno sono contenute moltissime informazioni ricche di tecnicismi e molto verosimili.

Lo spyware è un software che ruba i dati degli utenti senza il loro consenso, e li distribuisce altrove. Secondo la ricerca l’obiettivo di Temu sarebbe quello di fornire informazioni al governo di Pechino. Si tratta quindi di accuse simili a quelle che ha dovuto affrontare TikTok, subendo anche un ban in alcune nazioni.

Nel report si citano i bassi costi di vendita e di spedizione: “Si stima che Temu stia perdendo 30 dollari per ordine. La spesa pubblicitaria e i costi di spedizione in consegna rapida sono assurdi. Viene da chiedersi come questa attività possa mai essere redditizia”.

Con questa analisi la ricerca di Grizzly Research lascia intendere che la vendita dei dati degli utenti è la vera fonte di guadagno dell’app. Per questo i ricercatori ora chiedono che Temu sia bandita da tutti i principali app store. La preoccupazione principale di GR è però la sicurezza nazionale degli USA.

Come andrà a finire per Temu? Voi avete scaricato questa app?