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Twitter è in crisi- le dichiarazioni di Elon Musk

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Twitter è in crisi: le dichiarazioni di Elon Musk

Andrea Sanna | 18 Luglio 2023

Twitter

Momento di crisi per Twitter. A parlare di quanto sta succedendo è direttamente Elon Musk, che ne rivela i motivi

La crisi di Twitter

È crisi nera su Twitter. Da tempo l’app dell’uccellino guidata da Elon Musk sta affrontando un periodo difficile. Ora a parlarne pubblicamente e confermare la notizia è stato proprio l’imprenditore: «Il nostro bilancio è ancora in negativo», ha ammesso senza troppi giri di parole.

Ma quali sono le motivazioni che portano a tutto ciò? Elon Musk ha svelato anche questo in risposta a un tweet. Un’utente suggeriva di mettere insieme una squadra che comprenda la sua visione di Twitter, qualunque essa sia. La ragazza in questione suggeriva anche di “far comprare a loro il debito” per poi effettuare lo scambio.

Come dicevamo però Elon Musk oltre a svelare il perché, irremovibile ha dichiarato anche perché non è possibile ciò: «Un crollo degli introiti pubblicitari di circa il 50% e il grosso peso dei debiti- Dobbiamo raggiungere un flusso di cassa positivo prima di poter fare qualsiasi altra cosa».

Qualcuno si chiede come mai sta succedendo tutto questo. Twitter per alcuni inserzionisti sta diventando inaffidabile e per questo tanti di loro stanno migrando su Threads, considerata più sicura. La nuova piattaforma di Meta, che già ha fatto storcere il naso a Elon Musk, si sta sempre più aggiornando per poter essere la rivale dell’app dell’uccellino.

Proprio Threads che conta oltre 100 milioni di utenti in appena cinque giorni dal lancio, ha attirato l’attenzione degli investitori pubblicitari. Questi ultimi sembrano aver via via abbandonato l’idea di Twitter e stanno cercando di informarsi quindi su questa nuova piattaforma. Come dicevamo questo atteggiamento ha provocato il trasferimento di tanti utenti da un’app all’altra in un batter d’occhio.

Elon Musk ha ottenuto Twitter per la cifra di 44 miliardi ma da questo momento in poi sono arrivati i problemi: dai licenziamenti (alcuni anche molto discussi) ai debiti. L’inserimento poi dell’abbonamento, che consente agli utenti di poter usufruire di tutti i servizi, a differenza di altri, così come la limitazione ai tweet, non hanno fatto altro che peggiorare le cose.

Tra l’altro sempre Twitter vanta un altro record in negativo, come riferisce CNBC: è diventato il quarto marchio più odiato dagli statunitensi.