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Vintage Computer Festival Italia, intervista a Paolo Cognetti

Federico Vergari | 18 Aprile 2018

Retrocomputing

Paolo Cognetti, presidente dell’Associazione Vintage Computer Club Italia e promotore della mostra-convegno in programma a Roma, ci anticipa alcune delle novità di questa edizione.

Sabato 28 e domenica 29 si tiene a Roma, tra le mura dell’ex Cartiera Latina, il Vintage Computer Festival Italia 2018. Noi di PC Professionale, che parteciperemo all’evento come media partner, abbiamo avvicinato Paolo Cognetti, il Presidente dell’Associazione Vintage Computer Club Italia, il promotore della manifestazione, a cui abbiamo chiesto di raccontarci l’evento e cosa dobbiamo aspettarci da questa due giorni.

PC Professionale: Paolo, come nasce l’idea di realizzare un simile festival?
Paolo Cognetti: Con l’associazione Vintage Computer Club Italia siamo entrati nel circuito internazionale di chi segue la storia dell’informatica e abbiamo pensato che fosse ora di organizzare anche un nostro festival. Ci siamo anche associati (e siamo stati tra i primi in assoluto) con la Vintage Computer Federation che è un’associazione di Cupertino che raccoglie l’elite degli appassionati e dei collezionisti di computer che gravitano attorno al Computer History Museum.

PC Professionale: Esiste un identikit tipo del visitatore che arriverà al festival? Vi siete fatti un’idea? Io mi immagino un uomo, istruito, over 40, appassionato di informatica…
Paolo Cognetti: Due anni fa quando organizzammo un raduno ci eravamo fatti l’idea che sarebbero venuti solo i nostaglici e gli appassionati”forti”… invece poi ci rendemmo conto che c’erano le persone più disparate. Dalle famiglie coi bambini guidate dai papà, ai ragazzi adolescenti ch riparano vecchie computer e chiedono a noi “vecchi” dei consigli fino ovviamente agli appassionati. A questo punto diciamo che ci aspettiamo e siamo aperti a ogni tipo di visitatore.

PC Professionale: State preparando una serie di incontri e convegni, cosa non bisogna davvero perdere?
Paolo Cognetti: Avremo il piacere e l’onore di ospitare Lee Felsenstein, un uomo che in Europa non conosce nessuno ma che ha fatto la storia. È il papà del modem e del Sol 20, il primo home computer della storia venduto pre-assemblato nel 1976, e progettista dell’Osborne One, il primo computer portatile, nonché primo moderatore dell’Homebrew Computer Club, la fucina di geni frequentata dal 1975 anche da personaggi come Steve Jobs e Bill Gates. A livello di storia informatica un personaggio davvero unico.

PC Professionale: E poi?
Paolo Cognetti: Di sicuro sarà interessante seguire la tavola rotonda curata da Digital world, una trasmissione di Rai Scuola con cui ho il piacere di collaborare e dove si potranno incontrare anche dei personaggi davvero niente male!

PC Professionale: Tra tutto ciò che esporrete ci indichi tre “pezzi” che siano da gioco o da lavoro che non possiamo davvero perderci?
Paolo Cognetti: (Risponde ridendo ndr) Mi stai chiedendo qualcosa di davvero impossibile. Avremo i pezzi più importanti della storia dell’informatica personale. Davvero non saprei rispondere. Avremo il primo Macintosh funzionante, tutti i Commodore e tutti gli Amiga. Avremo i computer di Felsenstein che in pochi in Italia hanno visto e ci sarà l’accensione e il test annuale dell’Apple-1.

PC Professionale: Non ci sveli proprio nulla, quindi?
Paolo Cognetti: Ecco, una cosa la posso dire: ci saranno pochi doppioni. Abbiamo invitato dei collezionisti coordinandoli e chiedendo loro di portare determinati elementi delle loro collezioni. In questo modo avremo tutti pezzi diversi. Avremo tra i 100-120 computer unici, differenti l’uno dall’altro per dare al visitatore un’esperienza totale e completa.