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YouTube, addio ai contenuti originali?

Alfonso Maruccia | 27 Marzo 2019

Apple Servizi Web YouTube

Il colosso del video-sharing sarebbe pronto a ritirarsi dalla “corsa agli armamenti” nella produzione di contenuti originali di qualità Hollywoodiana. […]

Il colosso del video-sharing sarebbe pronto a ritirarsi dalla “corsa agli armamenti” nella produzione di contenuti originali di qualità Hollywoodiana. E’ un’impresa che costa troppo, e forse Google non l’ha mai affrontata con l’impegno necessario.

C’è stato un tempo in cui la priorità di YouTube sembrava essere la realizzazione di serie e show originali di alta qualità, capaci di rivaleggiare con le produzioni di Hollywood o della concorrenza sul mercato dell’audiovisivo in streaming. Quel tempo è ora prossimo alla fine, dicono le indiscrezioni, perché Google/Alphabet avrebbe deciso di dirottare altrove i propri investimenti per il futuro.

I rumor sull’abbandono delle produzioni originali da parte di YouTube arrivano tramite Bloomberg, che ha parlato con le solite “fonti informate sui fatti” ma la cui identità resta avvolta nell’anonimato. Il portale video non è più interessato a produrre show costosi e impegnativi, dicono le fonti, mentre le serie ancora “live” come “Overthinking with Kat & June” e “Origin” verranno presto interrotte senza fare più ritorno.

YouTube Originals

Se confermata, la decisione di YouTube di abbandonare le produzioni originali rappresenterebbe una mossa in controtendenza rispetto al resto dei player dello streaming telematico, colossi del calibro di Amazon e Netflix che risultano sempre più attivi sul fronte dei contenuti “fatti in casa” come fattore di differenziazione rispetto alla concorrenza.

Gli analisti sottolineano come in realtà YouTube, e quindi Google, non si siano mai impegnati fino in fondo nelle produzioni originali, mentre il mercato si fa sempre più ricco di protagonisti di assoluto rilievo come Disney+ o il recentemente svelato servizio Apple TV+ con contorno di Steven Spielberg e J.J. Abrams.

Youtube si è insomma fatta due conti, e ha deciso che sarebbe stato più profittevole investire su settori quali gaming e musica invece che sfidare Hollywood e i pesi massimi dello streaming video dedicato al mercato premium.