Successivo
SARS CoV 2 o Coronavirus di Wuhan

Videogame

Coronavirus di Wuhan, anche Electronic Arts e Hideo Kojima disertano le fiere di videogiochi

Alfonso Maruccia | 26 Febbraio 2020

Gaming

La conferenza GDC è l’ultima vittima eccellente (in ordine di tempo) della nuova epidemia a base di coronavirus originatasi nella città cinese di Wuhan. Gli organizzatori continuano a professare sicurezza ma lo spettro del flop MWC incombe.

L’allarme per il coronavirus SARS-CoV-2 cresce in tutto il mondo, con il settore delle fiere specializzate (e quelle tecnologiche e videoludiche in particolare) a rappresentare una delle vittime di alto profilo della nuova epidemia virale partita dalla Cina. Il Mobile World Congress è stato cancellato (MWC), il PAX East ha perso uno dei suoi più pregiati protagonisti (Sony) e ora anche la Game Developers Conference (GDC) deve fare i conti con defezioni importanti.

La conferenza GDC dovrebbe tenersi a San Francisco fra il 16 e il 20 marzo prossimi, con la partecipazione dei più importanti sviluppatori videoludici ma anche dei publisher e dei protagonisti indipendenti del business di settore. Sony e Oculus (cioè Facebook) avevano già dato forfait, e ora anche Electronic Arts e Hideo Kojima hanno fatto presente la loro decisione di non andare più a San Francisco.

Coronavirus di Wuhan

EA dice di aver monitorato con molta attenzione la situazione globale dell’infezione, e di aver deciso ulteriori misure di protezione per la salute dei suoi dipendenti in seguito allo svilupparsi di focolai di COVID-19 in nuove regioni del mondo – prima fra tutte l’Italia del nord. Il publisher ha dunque cancellato la propria partecipazione all’evento GDC e limitato quella ad altre fiere di settore.

Anche Kojima Productions, lo studio di sviluppo aperto dal designer Hideo Kojima in seguito alla fine del contratto con Konami, ha preso la “difficile decisione” di disertare il palco del GDC a causa del nuovo coronavirus. La fiera statunitense potrebbe a questo punto fare la fine del MWC spagnolo, anche se al momento gli organizzatori continuano a dirsi perfettamente pronti a gestire un evento “sicuro e ben riuscito”.