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Videogame

Stati Uniti, Cox sperimenta la connessione ottimizzata per il gaming

Alfonso Maruccia | 30 Aprile 2019

Gaming Reti

Uno dei più importanti provider Internet negli USA prova a vendere una connessione in grado di migliorare l’esperienza videoludica on-line, […]

Uno dei più importanti provider Internet negli USA prova a vendere una connessione in grado di migliorare l’esperienza videoludica on-line, un’offerta che solleva molti dubbi e costa sicuramente troppo. Alla faccia della net neutrality.

Si chiama Elite Gamer l’ultima offerta Cox per le connessioni di Rete a prezzo maggiorato, un tipo di connettività che, stando a quanto sostiene il provider statunitense, permetterebbe di giocare su Internet con il massimo delle prestazioni e valori ridotti di latenza. Una promessa che fa discutere soprattutto in funzione delle regole della (ex-)net neutrality cancellate dalla nuova gestione repubblicana della FCC.

Al prezzo di $15 al mese, da aggiungere alla spesa necessaria per pagare una connessione di almeno 100Mbps, il servizio Elite Gamer sarebbe in grado di ridurre il lag del 34%, il jittering del 45% e la latenza del 55%; per raggiungere le prestazioni indicate, oltre ai 100Mbps di velocità è necessario limitare l’uso del servizio a due soli dispositivi e connettersi a server ben definiti per un numero predeterminato di giochi (inclusi Fortinte, Overwatch e Apex Legends).

COX, Elite Gamer

Cox sostiene di poter ottimizzare il gaming on-line con un network di server “intelligenti”, in grado di reindirizzare la connessione videoludica nel modo migliore. Il provider USA non sembra fare uso di hardware di rete dedicato come ad esempio fanno i servizi di VPN e DNS avanzati, e non pochi mettono in dubbio la convenienza dell’offerta in relazione a una spesa di 15 dollari al mese.

Che Elite Gamer sia in grado di migliorare sensibilmente il gioco on-line rispetto a una connessione standard è a dir poco discutibile, mentre non c’è alcun dubbio sul fatto che la nuova offerta di Cox rappresenti una delle conseguenze nefaste della fine delle norme di neutralità della rete volute dalla FCC dell’era Obama: l’obiettivo della net neutrality era appunto quello di mettere al bando qualsiasi tentativo di discriminazione del traffico di rete a fini commerciali, un modo per trasformare Internet in un servizio con diversi livelli di prestazione a seconda della spesa che evidentemente Cox persegue senza temere ritorsioni nella nuova America Trumpiana.

Elite Gamer è al momento in fase di test in diverse location nello stato dell’Arizona, e Cox promette di valutare i risultati della sperimentazione prima di estendere la nuova offerta anti-net neutrality al resto del territorio statunitense.