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Desktop Publishing: l’arte dell’impaginazione a costo zero

Marco Fioretti | 25 Agosto 2014

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Cornici I contenuti veri e propri di un file Scribus, cioè la quasi totalità  dei testi e grafici che contengono, […]

Cornici

I contenuti veri e propri di un file Scribus, cioè la quasi totalità  dei testi e grafici che contengono, devono essere collocati ognuno all’interno di una sua forma o cornice (frame).

Questo nome deriva direttamente dalle tecniche tipografiche tradizionali, in cui i caratteri mobili che componevano il testo di ogni colonna venivano posizionati nella cornice metallica corrispondente. Elementi grafici di contorno, come linee, poligoni e grafici vettoriali, si possono inserire direttamente nelle pagine.

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In qualsiasi momento ogni cornice può essere ingrandita, rimpicciolita, deformata o spostata da una pagina all’altra. In pratica, una cornice viene prima creata (o spostata) in un livello ben preciso. Subito dopo le si assegnano una posizione precisa, un piazzamento al di sopra o al di sotto delle altre cornici del livello (quota) e un certo grado di trasparenza.

Combinando queste opzioni si possono visualizzare in ogni pagina testi e immagini come si vuole, in maniera molto più semplice, affidabile e allo stesso tempo più flessibile di quanto non sia possibile con i normali word processor. Per cambiare la quota di una cornice, ad esempio, basta fare clic dopo averla selezionata, sui tasti quota del suo pannello Proprietà . Il vero potere delle cornici di Scribus sta comunque nella facilità  con cui si possono collegare in qualsiasi ordine, anche quando si trovano su pagine diverse. Dopo aver selezionato la prima di una serie, basta fare clic su “Elemento->Collega Cornici Testo”, e poi fare clic sulle altre, nella sequenza in cui devono essere collegate. Fatto questo, il testo inserito nella prima cornice fluirà  da solo nelle altre, nell’ordine voluto, fino al suo esaurimento.

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Anche la numerazione delle pagine è molto più flessibile rispetto ad altri programmi. Il posizionamento del numero in una qualsiasi posizione è banale: basta creare una cornice di testo dedicata nella posizione desiderata. Quel che conta è la facilità  con cui, nel pannello File->Impostazioni Documento -> Sezioni si possono creare appunto più sezioni, ognuna con un suo schema di numerazione completamente indipendente dalle altre.

Suite da ufficio o Scribus? meglio Tutti e due

Scribus è compatibile con i testi e grafici nel formato OpenDocument prodotti da Open e Libre Office? La risposta è “senz’altro, ma con qualche accorgimento”, che poi consiste semplicemente nell’usare quei word processor in maniera appropriata, come si dovrebbe fare comunque. Scribus, infatti, può caricare direttamente il contenuto di un testo OpenDocument (estensione.odt) in una sua cornice, e anche preservarne gli stili di formattazione. Ovviamente se quei testi non sono formattati correttamente e coerentemente, sempre con gli stessi stili, il risultato in Scribus non sarà  il migliore possibile.

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Un rischio di “incompatibilità “, anche se il termine in questo caso non è esatto, esiste anche per i font, un campo in cui Scribus è molto, molto più schizzinoso di Open o Libre Office. Qualunque siano i font disponibili sul sistema, Scribus mostrerà  infatti come disponibili solo quelli che soddisfano i suoi criteri di qualità  di stampa. Di conseguenza, ammesso che sia davvero importante avere sempre lo stesso font sia nei singoli articoli originali sia nella loro versione impaginata, è indispensabile usare fin dal word processor un font accettabile da Scribus.

Il discorso è leggermente più complicato con i grafici creati in Calc, il foglio elettronico delle due suite da ufficio libere. Il problema qui è che, mentre la legenda di un diagramma esportato da Calc è vettoriale, il disegno vero e proprio potrebbe essere in formato bitmap, a risoluzione troppo bassa per garantire una stampa di qualità . (i termini “vettoriale” e “bitmap” sono spiegati nel paragrafo successivo). La soluzione più semplice è “stampare” il grafico stesso, dall’applicazione Draw di Open o Libre Office, in un file PostScript e usare quello in Scribus.

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