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Security | Software

Google Foto, un bug compromette la riservatezza dei video esportati

Alfonso Maruccia | 5 Febbraio 2020

Cloud Google Sicurezza

Google Foto avrebbe spedito i video di estranei agli utenti che hanno usato la funzionalità Takeout. Il “bug” è stato risolto, l’assoluta inaffidabilità del cloud è invece sempre lì a imbarazzare il colosso di Mountain View.

Salvare i propri dati sul cloud significa affidarli ai computer di qualcun altro, e nel caso del cloud di Google questo trasferimento di possesso comporta non pochi svantaggi in fatto di privacy e sicurezza. O almeno questo è quello che emerge dal recente bug ufficialmente confermato da Mountain View, un difetto sperimentato dal servizio Foto che ha portato alla compromissione dei contenuti video spediti a perfetti sconosciuti.

Google ha comunicato la spiacevolissima novità agli utenti coinvolti via mail, parlando di un “problema tecnico” nelle esportazioni tramite il servizio Takeout verificatosi tra il 21 e il 25 novembre 2019: durante questo periodo, sostiene la corporation, alcuni video presenti su Google Foto “sono stati esportati in maniera incorretta” verso gli archivi di utenti che con quei video non avrebbero dovuto averci niente a che fare.

Chi ha provato a fare una copia dei propri dati tramite Takeout a novembre, insomma, potrebbe ritrovarsi con un archivio “incompleto” o contenente video che non gli appartengono. Un disastro, una debacle assoluta e una completa violazione della riservatezza che Google definisce come un semplice “disagio” che è stato identificato e risolto in pochi giorni.

Stando ai dati comunicati da Mountain View, le persone coinvolte nell’“inconveniente tecnico” che ha portato alla violazione totale della privacy dovrebbero ammontare allo 0,01% dell’utenza totale di Foto. Considerando che Google Foto dovrebbe avere oltre un miliardo di utenti anche grazie alla stretta integrazione con Android, uno “zero virgola” rappresenta comunque un numero inaccettabile.