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Guerra dei dazi, Huawei licenzia i dipendenti negli USA

Alfonso Maruccia | 16 Luglio 2019

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Il colosso cinese degli smartphone da il via a un piano di licenziamenti che coinvolge i lavoratori attivi negli Stati […]

Il colosso cinese degli smartphone da il via a un piano di licenziamenti che coinvolge i lavoratori attivi negli Stati Uniti, una conseguenza della guerra dei dazi che certamente non farà piacere al “twittatore” senza freni alla Casa Bianca.

La presunta concessione di Donald Trump a Huawei avrebbe dovuto alleggerire l’atmosfera pesante delle relazioni commerciali tra USA e Cina, ma come già previsto da molti gli effetti sono stati tutt’altro che positivi: le grandi aziende dell’hi-tech si preparano a trasferire la produzione fuori dal paese del Dragone, e anche Huawei è ora impegnata a licenziare i suoi dipendenti americani per evitare il rischio di violare le restrizioni imposte dall’Amministrazione Trump.

Stando alle rivelazioni del Wall Street Journal, la corporation cinese avrebbe infatti messo in programma un massiccio piano di licenziamenti per la forza lavoro di Futurewei, sussidiaria americana di Huawei che gestisce diversi laboratori di ricerca in giro per gli stati USA (Texas, California, Washington e altri). Futurewei conta 850 dipendenti, e Huawei pianificherebbe di licenziarne “centinaia”.

Guerra dei dazi

A una parte dei dipendenti di origine cinese Huawei avrebbe proposto un ricollocamento nel paese d’origine per continuare a lavorare con l’azienda, sostiene il Journal, mentre per chi resta negli USA sarebbero già partite le prime lettere di licenziamento – e altre ancora sarebbero in arrivo in futuro. La mossa di Huawei non è una vendetta per i dazi, dice il quotidiano statunitense, quanto piuttosto la necessità di non incappare nelle restrizioni imposte da Washington sull’uso di tecnologia “di origine USA” come quella studiata nei laboratori di Futurewei.

Di certo, il licenziamento di centinaia di dipendenti americani rappresenta un pessima notizia per Donald Trump, tonitruante personaggio politico facile al tweet polemico che ha già avviato la campagna per le elezioni presidenziali del 2020 all’insegna del solito messaggio di “mantenere l’America grande”. Un’America che a quanto pare dovrà fare a meno dei posti di lavoro di Huawei.