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Guerra dei satelliti: Amazon lancia “LEO” contro Musk

Redazione Pc Professionale | 17 Novembre 2025

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Con il nuovo nome Amazon Leo, l’azienda di Jeff Bezos punta a conquistare il mercato dell’internet satellitare globale con una […]

Con il nuovo nome Amazon Leo, l’azienda di Jeff Bezos punta a conquistare il mercato dell’internet satellitare globale con una rete LEO da migliaia di satelliti e terminali gigabit

Amazon ha ufficialmente ribattezzato il suo ambizioso progetto di connettività spaziale: Project Kuiper diventa Amazon Leo, un brand che riflette la sua costellazione di satelliti in orbita terrestre bassa (Low Earth Orbit, LEO). Dietro al nome c’è una strategia precisa: portare internet veloce e stabile in ogni angolo del pianeta, dalle aree rurali più isolate alle aziende, passando per i governi, e allo stesso tempo lanciare una sfida diretta al colosso di internet satellitare Starlink, fondato da Elon Musk.

Una costellazione da record

Amazon Leo prevede la distribuzione di oltre 3.236 satelliti in orbita bassa, una rete gigantesca che può davvero rivoluzionare la copertura globale della banda larga. L’azienda ha già messo in orbita più di 150 satelliti, una parte significativa del piano complessivo. Con questi numeri, Amazon non si limita a un progetto sperimentale: punta a scalare con forza, grazie anche a una pianificazione dei lanci ben strutturata.

Per garantire la bassa latenza – cruciale per applicazioni come videoconferenze, gaming o servizi aziendali – i satelliti viaggiano a un’altitudine di circa 590-630 km. Amazon utilizza collegamenti ottici tra satelliti e stazioni gateway a terra per massimizzare la capacità e l’efficienza della rete. Dal lato del cliente, Leo offrirà tre terminali diversi — denominati Nano, Pro e Ultra — pensati per coprire esigenze molto varie: utenti domestici, piccole imprese o organizzazioni con richieste di banda elevate.

Partner strategici e alleanze tecnologiche

Nel piano di Amazon Leo non mancano solide collaborazioni: tra i partner figurano JetBlue, che potrà offrire Wi-Fi in volo ad alta velocità; L3Harris e DirecTV Latin America, oltre a Sky Brasil e la NBN Co. australiana. Queste partnership dimostrano che Amazon non mira solo al mercato consumer, ma anche a contratti istituzionali, aziendali e governativi.

Sul fronte dei lanci, la strategia di Amazon è altrettanto ambiziosa: ha siglato impegni con Arianespace, Blue Origin e United Launch Alliance per i razzi necessari a mettere in orbita i satelliti. Queste collaborazioni consentono di scalare rapidamente e di costruire una infrastruttura spaziale robusta e diversificata.

Una sfida esplicita a Starlink

Con Amazon Leo, Jeff Bezos rilancia la sua visione spaziale non solo come imprenditore cloud ma come attore centrale nella connettività globale. La mossa è chiaramente una provocazione a Elon Musk e a Starlink, che ad oggi domina il mercato dell’internet satellitare. Amazon crede che ci sia spazio anche per un altro grande operatore LEO, e punta a far leva sulla propria potenza industriale, sulla sua rete AWS e su una strategia ibrida per attirare clienti diversi.

Tempi, rischi e impatti ambientali

Amazon prevede di iniziare a offrire i suoi servizi commerciali tra fine 2025 e inizio 2026. Tuttavia, il progetto non è privo di sfide. La crescita rapida della costellazione solleva questioni legate al traffico spaziale: migliaia di satelliti in orbita bassa aumentano il rischio di detriti e collisioni. Amazon ha dichiarato di aver progettato la sua rete per minimizzare il rischio di detriti e collabora con astronomi per ridurre l’impatto visivo dei suoi satelliti.

C’è poi una scadenza normativa da rispettare: secondo la licenza della Federal Communications Commission (FCC), Amazon deve lanciare almeno metà della costellazione entro metà 2026. Questo vincolo richiede un ritmo di lanci serrato e una produzione molto efficiente.

Cosa significa per il futuro

Amazon Leo rappresenta una svolta potenziale nell’accesso a Internet. Se riuscirà a realizzare i suoi piani, milioni di persone in aree remote potranno accedere a una connessione veloce e affidabile, abbattendo il divario digitale. Allo stesso tempo, Bezos intensifica la sua rivalità con Musk non solo nel business spaziale ma anche nella sfera delle telecomunicazioni d’avanguardia.

In sintesi, Amazon Leo non è solo un’altra costellazione di satelliti, ma un progetto strategico che unisce ambizione tecnologica, potenza industriale e visione sociale. La domanda è: Starlink riuscirà a mantenere il suo primato davanti a un concorrente così potente e determinato?

A cura di Nora Taylor