P2P, file sharing e pirateria

Networking

COVID-19, la quarantena promuove pirateria e file sharing

Alfonso Maruccia | 9 Aprile 2020

Reti Servizi Web

Oltre a incrementare il traffico verso i servizi legittimi, la quarantena forzata imposta dalla pandemia di COVID-19 ha avuto conseguenze significative anche sulla pirateria e il file sharing.

La proliferazione dell’infezione da SARS-CoV-2 in tutto il mondo ha costretto miliardi di persone in un regime di quarantena più o meno forzata, e servizi come Netflix e Disney+ hanno di conseguenza subito un’impennata nel numero di utenti connessi in contemporanea. Stando ai dati, però, l’incremento di traffico e connessioni ha riguardato e riguarda anche i siti pirata e le reti di file sharing come BitTorrent.

L’obbligo di restare in casa ha ad esempio spinto gli utenti cinesi (i primi a essere colpiti dalla pandemia da COVID-19) a incrementare le visite verso i siti pirata già alla fine di gennaio, dice TorrentFreak, con un trend piuttosto consistente che faceva registrare un aumento del +20% ancora alla fine del mese di febbraio.

P2P

Venendo a numeri più recenti riferiti al mercato mondiale (e raccolti tramite il solito IKnowWhatYouDownload), poi, i download complessivi di torrent sono cresciuti in maniera significativa: dal 6 marzo al 6 aprile, il traffico è aumentato del +33% con 16 milioni di download giornalieri rispetto ai 12 milioni del mese precedente.

Infine, secondo il tracker BitTorrent OpenTrackr, fra il 31 marzo e il 6 aprile il numero di peer connessi ogni giorno è salito da 24 milioni a 26 milioni. E’ prevedibile che i dati abbiano sperimentato una crescita ancora più sostenuta nei paesi, come l’Italia, che hanno adottato misure più restrittive rispetto alla media allo scopo di contrastare la proliferazione del nuovo coronavirus.

Aggiungi alla collezione

No Collections

Here you'll find all collections you've created before.