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MIDI, arriva il nuovo standard musicale

Alfonso Maruccia | 31 Gennaio 2019

Hardware

Dopo decenni di attesa, lo standard di comunicazione “universale” per strumenti musicali e dispositivi (elettronici e non) sta per rifarsi […]

Dopo decenni di attesa, lo standard di comunicazione “universale” per strumenti musicali e dispositivi (elettronici e non) sta per rifarsi un po’ il trucco. L’hardware moderno è molto diverso (e molto più capace) di quello di 30 anni fa.

MIDI (Musical Instrument Digital Interface) è universalmente noto come il protocollo di comunicazione usato da musicisti e tecnici in tutto il mondo, un sistema in circolazione che da più di 30 anni che permette di coordinare il funzionamento di attrezzatura di scena e strumenti musicali prodotti da aziende diverse. Una tecnologia decisamente matura, che verrà presto aggiornata per sfruttare in maniera più efficiente hardware e strumenti moderni.

La versione 1.0 di MIDI è stata ratificata nel 1983, e da allora il protocollo non è più cambiato: a testimonianza delle indubbie qualità del suo “linguaggio” musicale universale, MIDI 1.0 è da sempre utilizzato per connettere assieme computer, tastiere musicali, illuminazione di performance dal vivo, studi di registrazione e mixing e molto, molto altro ancora.

MIDI è figlio di un tempo molto diverso da quella attuale, un’epoca in cui era necessario ridurre al minimo lo scambio di dati in formato digitale e le porte di comunicazione standard erano ancora un miraggio. Per tenere il passo con l’evoluzione tecnologica degli ultimi 30 anni, le due associazioni di settore MIDI Manufacturers Association (MMA) e Association of Music Electronics Industry (AMEI) hanno ora annunciato l’avvio dei lavori su MIDI 2.0.

MIDI 2.0

La nuova versione del protocollo musicale universale è al momento in fase di prototipo, e l’aggiornamento non sarà certo di quelli inutilmente “rivoluzionari” in stile Apple: una delle nuove caratteristiche che sicuramente faranno parte di MIDI 2.0 è la capacità di comunicare in duplex, permettendo quindi di trasferire contemporaneamente comandi e dati sia in entrata che in uscita.

MIDI 2.0 sarà poi pienamente compatibile con i dispositivi in grado di parlarsi attraverso MIDI 1.0, e secondo gli schemi forniti dalle associazioni un “controllo di compatibilità” sarà una delle prime cose che si incaricherà di verificare il nuovo standard. A quando il debutto delle specifiche finali di MIDI 2.0? I tempi non sono al momento definiti, sebbene MMA abbia in programma di effettuare i primi test durante l’inverno con una “plugfest” che coinvolgerà Yamaha, Google, Roland, Bome Software e altre aziende partner.