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Vendite iPhone in Cina a picco senza WeChat

Luca Colantuoni | 10 Agosto 2020

Apple iPhone Smartphone

L’eventuale rimozione di WeChat dallo store Apple, imposta dal governo statunitense, potrebbe ridurre drasticamente le vendite di iPhone in Cina.

L’ordine esecutivo firmato da Trump per bloccare ogni transazione con WeChat, potrebbe avere conseguenze disastrose per Apple. Se gli utenti cinesi non potranno più utilizzare l’app di messaggistica, le vendite degli iPhone potrebbero diminuire fino al 30%, secondo le stime del noto analista Ming-Chi Kuo.

L’amministrazione Trump continua nella sua crociata contro il “nemico cinese”, accusando Huawei, ZTE, TikTok e WeChat di rappresentare un pericolo per la sicurezza nazionale, senza valutare i danni collaterali che tali decisioni potrebbero causare alle stesse aziende statunitensi. L’ordine esecutivo prevede il blocco delle transazioni con WeChat a partire dal 20 settembre. Ciò significa che Apple sarà probabilmente costretta ad eliminare l’app dal suo store digitale.

WeChat non è molto popolare in Occidente, ma in Cina è una “necessità quotidiana“. Nessun’altra app al mondo è confrontabile in termini di funzionalità. WeChat non è solo un servizio di messaggistica. I cittadini cinesi usano l’app per numerose attività, come effettuare pagamenti, leggere le notizie, chiamare un taxi e accedere alle risorse governative (con la versione aziendale). Attualmente nel mondo ci sono oltre 1,2 miliardi di utenti attivi al mese.

Se Apple dovrà rimuovere WeChat dal suo App Store, le consegne annuali di iPhone potrebbero diminuire fino al 30%, mentre quelle di iPad, Mac, AirPods e Watch fino al 25%. In pratica, quasi l’intero market share di Apple sparirebbe in poco tempo. Gli utenti cinese non potranno nemmeno scaricare l’app da store alternativi, come accade per Android. Meno iPhone venduti significherebbe anche meno acquisti sullo store.

La situazione potrebbe precipitare del tutto, se il governo cinese dovesse attuare una sorta di vendetta contro gli Stati Uniti, vietando la produzione dei dispositivi Apple da parte di Foxconn. Alla fine, oltre al danno ci sarebbe pure la beffa, ovvero un aumento delle vendite per gli smartphone Huawei. La stessa Huawei che il governo statunitense cerca di ostacolare in ogni modo.