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Security

Windows 7, nuova patch con la telemetria incorporata

Alfonso Maruccia | 12 Luglio 2019

Microsoft Sicurezza Windows

Un aggiornamento distribuito di recente da Microsoft include una sorpresa poco gradita agli utenti più attenti alla riservatezza, vale a […]

Un aggiornamento distribuito di recente da Microsoft include una sorpresa poco gradita agli utenti più attenti alla riservatezza, vale a dire un componente utile a “verificare” la compatibilità di un sistema Windows 7 con l’upgrade a Windows 10.

Windows 7 è in una fase di lento declino che avrà il suo nodo focale il prossimo gennaio 2020, quando Microsoft terminerà ufficialmente di distribuire gli aggiornamenti e le patch di sicurezza per lo storico sistema operativo uscito quasi 10 anni or sono. Per il momento le patch continuano ad arrivare puntualmente ogni mese, anche se non mancano le “sorprese” spiacevoli e indesiderate come quella emersa in questi giorni.

Per gli OS meno recenti – vale a dire Windows 7 e Windows 8.1 – Microsoft prevede ogni mese la distribuzione di due diverse “qualità” di aggiornamenti: uno omnicomprensivo, rilasciato assieme a tutti gli altri pacchetti del cosiddetto Patch Tuesday il secondo martedì del mese, e un altro contenente solo le patch dedicate alla risoluzione di problemi di sicurezza e nient’altro.

Windows 7

Stando all’allarme lanciato da un anonimo utente poi ripreso (tra gli altri) da AskWoody, una delle patch “security-only” di luglio 2019 per Windows 7 (KB4507456) include un componente chiamato “Compatibility Appraiser” (KB2952664), una funzionalità implementata da Microsoft senza alcun avviso e che poco sembra avere a che fare con la necessità di migliorare la sicurezza del sistema.

Compatibility Appraiser è infatti uno strumento diagnostico pensato per valutare la compatibilità del sistema (Windows 7) su cui è installato con Windows 10, un modo – secondo le parole di Microsoft – per migliorare l’ecosistema di Windows tenendo sotto controllo la compatibilità tra applicazioni degli utenti e upgrade.

Quali che siano le intenzioni ufficiali di Microsoft, gli utenti di cui sopra non sembrano averla presa bene: l’accusa è la solita, vale a dire la volontà di Redmond di imporre funzionalità di raccolta dati tramite telemetria anche su quei PC che vengono tenuti a distanza di sicurezza da Windows 10 proprio per evitare questa potenziale violazione alla riservatezza. Per il momento, Microsoft ha risposto alle nuove accuse con un laconico “no comment”.